Si tratta di inventare un linguaggio pubblico che esprima i bisogni reali delle persone, contrastando la retorica populista. Di salvare la giustizia: la sinistra non l’ha saputo fare. E’ la sapienza femminile che può farlo
La presa di parola autorevole che abbiamo visto nella Women’s March di Washington ora deve tradursi in agenda politica. Perché le donne oggi lottano per tutti e sono la vera alternativa ai populismi
Caro Pd leggi quello che sta capitando. Renditi conto che senza le donne o contro le donne oggi non si va da nessuna parte. Che l’alternativa al populismo e all’uomo “forte” è il senso del popolo e dei suoi bisogni autentici di cui le donne sono portatrici
Si voterà la fiducia al governo Renzi, non la riforma. E le alternative sono un partito-nazione in cui la destra avrà un peso ancora maggiore, o il populismo 5Stelle, che capitalizzeranno anche il no di sinistra. Perché la sinistra oggi non esiste e sarà l’ultima tra i creditori. E poi c’è il modello Milano…
La svolta americana. La fine dei “dirittini”. E il nostro “sì” o “no”
C’entra la vittoria di Trump con il sì e il no al referendum sulla riforma costituzionale? C’entra eccome. E una possibile svolta politica in Italia non sarebbe meno “storica” della modifica della Carta
Oggi “populista” è inteso dai più come “amico del popolo”. Come qualcuno che ha finalmente a cuore i problemi della gente, che sono davvero tanti e variegati, e non solo gli interessi delle banche, gli “appetiti delle oligarchie”
Si chiama killer application quel colpo finale a sorpresa, quell’uppercut che all’ultimo mette ko l’avversario politico: ricordate la faccia di Berlusconi che pronuncia il magico mantra “abolirò l’Ici”?
In genere la killer application è piuttosto costosa, più soldi hai da mettere sul tavolo e meglio ti viene. Scherzavo nell’ultimo post: “tutti gratis a Sharm”, “sconti dal chirurgo Santanché”, “pago io la tassa dei rifiuti per un anno”, o anche solo “ingresso libero nei miei cinema“: sono qui che aspetto il botto finale. Ma se soldi non ne hai, il populismo non ti viene bene.
Per questo pensavo che di fronte a uno spiegamento così immane di mezzi -tutto, pur di non perdere Milano- al “povero” centrosinistra non resta che giocare su un altro piano, che per me non può che essere il seguente -l’ho detto sabato a un dibattito con Manfredi Palmeri, Stefano Boeri, Piero Bassetti, Aldo Bonomi e altri, e lo ripeto-: una squadra di governo fatta di donne e uomini immediatamente riconoscibili dalla città come meritevoli, competenti e portatori di uno spirito innovativo. Una squadra forte, riconoscibile anche nel suo spirito di generosità e di servizio, e che con l’inattualità del suo gratis costituisca una sfida lampante ed efficace all’enorme schieramento di risorse economiche che ci troviamo a fronteggiare. Una squadra Big Society che possa fare innamorare i cittadini, insomma, al di là degli schieramenti.
Dipendesse da me, questa squadra l’avrei già presentata. Se si andrà al ballottaggio, la presenterei la sera stessa del 16 maggio. La squadra dovrebbe essere la killer application del centrosinistra. Gente di cui fidarsi. Io credo che così possa vincere.