Sabato 5 settembre a Roma manifesteranno i no-mask italiani.  

Ci saranno Forza Nuova e i Gilet Arancioni, l’arcivescovo filo-Trump Carlo Maria Viganò, i deputati Sara Cunial (ex M5S) e Vittorio Sgarbi (ma solo virtualmente); Alicia Erazo (Commissione internazionale dei Diritti umani) il filosofo Diego Fusaro, il cantante Povia. Annunciati ospiti anche dall’estero, tipo l’ultradestro tedesco Udo Voigt (Npd), uno che inneggia alle SS.

No-vax, No 5G, Gilet arancioni, vecchi Forconi, seguaci di QAnon, comitati, associazioni di madri, lavoratori, imprenditori, commercianti, tassisti, ultrà del calcio, disoccupati e precari.

L’estrema destra ha saldamente in mano il mazzo di un’armata Brancaleone non solo di destra tenuta insieme da un non meglio definito spirito no-mask. Ma più ancora della inaudita trasversalità colpisce la mancanza di obiettivi chiari che non siano “via le mascherine”: prima di tutto a scuola, ma anche sui luoghi di lavoro e ovunque ci si aggreghi. 

Quanto alla scuola, a Wuhan ci stanno provando, vedremo come va: le mascherine sono consigliate ma non obbligatorie; in Germania invece più di 100 scuole hanno già richiuso, e in Florida dopo due settimane di lezioni ci sarebbero 9 mila i ragazzi contagiati. 

Forse i manifestanti hanno idee migliori per prevenire i contagi. Più probabilmente ritengono che il virus non esista tout court: “combattiamo contro la dittatura sanitaria e la fake news del Covid“. 

La destra coglierà l’occasione per la sua campagna elettorale antigovernativa e tuonerà contro il complotto pluto-giudaico-massonico. 

Ma chi in quell’ammucchiata non è di destra, e ce ne sono, quali contenuti ha da proporre? Liberi tutti? –l’anteprima e relativi risultati li abbiamo visti con le feste ferragostane-. Racconterà che il virus non esiste più, ammesso che sia mai esistito?

Leader dei no-mask “di sinistra” o quanto meno non di destra, Robert Kennedy junior, figlio di Bob, che in un discorso definito “storico” alla piazza berlinese ha parlato della pandemia come dell’occasione perfetta per “orchestrare l’ubbidienza della popolazione”, dei governi servi di Big Pharma che “amano le epidemie”, di Bill Gates e Anthony Fauci che “gonfiano i numeri”, della paura come propedeutica a ogni dittatura. 

A che cosa sarebbe servita la pandemia? Secondo Kennedy a portare il 5G nella comunità a vantaggio di Bill Gates, Mark Zuckenberg e Jeff Bezos, che si impossessano dei nostri dati per fare profitti, annientano la classe media e cancellano la democrazia. 

Jeff Bezos ha fatto molti soldi con il Covid, questo è vero, sfondando il tetto dei 200 miliardi di patrimonio (seguono nella classifica dei più ricchi del mondo Gates e Zuckenberg): del resto questa gente fa soldi con tutto, tutte le occasioni sono buone. Forse ancora più che con l’exploit in Borsa di Amazon -o almeno tanto quanto – Bezos ha fatto i soldi accumulando una mostruosa quantità di dati che ci riguardano. In pochi anni il celebre 99 a 1 di Occupy Wall Street è diventato 999 a 1. Il tema dei Big Data esiste eccome, così come quello dei poveri sempre più poveri.

Ma la risposta può essere “il Covid non esiste”? 

Abbiamo visto, purtroppo, che esiste eccome: nel mondo si sfiora il milione di morti. Morti “con Covid” e non “di Covid”, sottolineano i negazionisti. Ma basterebbe che la metà fossero morti “di Covid” per dire che la pandemia è una cosa seria e che non possiamo permetterci di abbassare la guardia. 

E allora, torno a chiedere (non ai neonazi a cui non intendo chiedere nulla, ma alle persone di buona volontà che parteciperanno alla giornata di sabato o supporteranno l’iniziativa): che cosa proponete? che cosa volete? 

Pensate di potere ottenere la giustizia economica e sociale nel mondo convincendo la gente a levarsi la mascherina e ad ammucchiarsi senza precauzioni? Pensate di salvarla in questo modo, la democrazia?

In concreto: che cosa avete in mente per le scuole, per i luoghi di lavoro e di vita in comune? Continuo a chiederlo ad alcune di queste persone certamente in buona fede -ne conosco svariate- ma non riesco ad avere risposte. 

Chiedo ancora: non vi spaventerebbe portare sulle spalle la responsabilità di qualcuno che si ammala, magari seriamente, perché ha creduto a quello che gli avete detto?     

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