Browsing Tag

grande fratello

AMARE GLI ALTRI, cinema Settembre 27, 2012

“Reality”: una festa per il cinema italiano

“Cesare deve morire”, film dei fratelli Taviani che rappresenterà l’Italia agli Oscar, già vincitore dell’Orso d’oro a Berlino, vi confesso, non l’ho visto. Ma non nascondo che mi sarebbe piaciuto che l’Italia segnalasse “Reality” di Matteo Garrone (che invece ho visto in anteprima), e per almeno tre ragioni:

1. “Reality” è un film straordinario. Straordinariamente diretto, interpretato, fotografato (da Marco Onorato). E straordinariamente italiano, raccogliendo e innovando il meglio della nostra tradizione, da Pirandello a Eduardo, oltre al cinema di De Sica, Zavattini, Fellini, Visconti di “Bellissima”, e alla critica pasoliniana sulla perdita dell’innocenza del nostro popolo. Un film che piacerebbe molto anche agli americani, innamorati del nostro cinema.

2. E’ una fiaba amara e struggente che rappresenta la desolazione di un presente miserabile e quasi post-bellico, che mostra le macerie di un Paese da ricostruire, anzitutto moralmente e spiritualmente -con tratto neorealista– ma incoraggia la fiducia nella forza del desiderio.

3. Matteo Garrone, ancora giovane, è tra i nuovi grandissimi del nostro cinema, e ha molto da dare.

La storia la dovreste conoscere, non ve la racconto più di tanto -io stessa detesto leggere prima quello che vedrò-: in breve, un pescivendolo napoletano, che vive tutto sommato serenamente del suo commercio e arrotonda con qualche piccola truffa, viene travolto dalla prospettiva di partecipare al Grande Fratello, perdendo la sua serenità e quasi il senno di fronte alla prospettiva di una vita più vera del vero, larger than life. Ma è soprattutto l’innocenza ad andare perduta, come per la cacciata dal Giardino.

Matteo Garrone non giudica, rinuncia a ogni sarcasmo e a ogni ideologismo, racconta quello che accade con sguardo compassionevole, conferendo grandezza ai suoi personaggi. Lo strepitoso protagonista Aniello Arena -detenuto nel carcere di Volterra in permesso-set: una faccia, qualcuno ha notato, che realizza un’impossibile sintesi tra Totò e Bob De Niro, “quando Matteo mi ha scelto” ha detto, “la mia anima ha ballato la tarantella”-  dà un tratto umanissimo e gentile al suo Luciano. Formidabili tutti, e in particolare Loredana Simioli (Mary, moglie di Luciano) e Nando Paone (il buon amico Michele). Il senso di amore prevale.

In un’intervista Matteo Garrone ha detto che girare “Reality”, che ha vinto il Gran Premio della Giuria a Cannes, è stato molto più difficile che girare “Gomorra”. Perché ogni scena, ogni sequenza, chiedeva la ricerca di un equilibrio sottile tra il grigiore della realtà e i colori squillanti della fiaba, sfuggendo al rischio del grottesco e del picaresco.

Oscar o non Oscar -ma com’è che vengono selezionati i film?-, una grandissima festa per il cinema italiano.

Nelle sale da domani sera.

esperienze, tv Luglio 21, 2010

QUELLA COSA CHE NON CI HA DETTO

mauro-marin-grande-fratello-10

«Schizofrenia affettiva con disturbo bipolare, che comporta sbalzi d’umore che portano a picchi maniacali in stati di agitazione e supereuforia alternati a continui cali depressivi». E’ la diagnosi fatta dal primario dell’ospedale di Montebelluna dopo aver visitato Mauro Marin, il vincitore del Grande Fratello 10. Dopo quella visita, diversi anni fa, il giovane subì un Tso (Trattamento sanitario obbligatorio), e trascorse gli anni a seguire alternando periodi di degenza in ospedale psichiatrico e sprazzi di libertà, quindi nuove ricadute e altri ricoveri.

Marin ha parlato di come ha affrontato e vinto questa sfida in un libro, C’è una cosa che non vi ho detto, e Chi, nel numero in edicola mercoledì 21 luglio, pubblica in anteprima brani in cui il giovane racconta il suo inferno, tra camicie di forza e letti di contenzione: «Ammetto che la camicia di forza non mi è mai piaciuta. Ricordo che quando mi legavano nel letto di contenzione, non sentivo più il sangue che circolava nelle vene». Lo shock degli psicofarmaci: «I farmaci per un lungo periodo mi hanno ucciso. La mia motricità era rallentata». E la noia, un mostro anche più pericoloso da affrontare, perché lasciava trasparire momenti di disperazione assoluta: «In manicomio, anzi nella struttura, perché è così che si chiama, le giornate sono uguali. Ho pensato spesso e volentieri: mi sarei potuto lanciare dal terzo piano o buttarmi sotto un treno». Poi la partecipazione al «Grande Fratello 10», la svolta della sua vita, e il coronamento di una completa guarigione (ma si guarisce, da un disturbo come questo? si può stare senza farmaci?).

«Come tutti sanno, la produzione di Gf sottopone tutti i concorrenti di Grande Fratello, prima di entrare nella Casa, a una serie di provini, visite mediche e incontri con psicologi, avvalendosi della consulenza di professionisti del settore. Tutto questo per valutare la loro idoneità a partecipare al programma», sottolinea Endemol Italia, aggiungendo: «Solo se i ragazzi superano tutti questi controlli, hanno la possibilità di prendere parte al reality». «Così – conclude la Endemol – è stato anche per Mauro Marin: il suo percorso, tra provini, visite e test, è stato uguale a quello di tutti gli altri concorrenti e, alla fine, come loro, è risultato idoneo». E Carlo Alberto Cavallo, psicologo del Grande Fratello, dal canto suo spiega: «Mi è stato chiesto, come sempre da dieci anni, di giudicare se un concorrente può partecipare al gioco del Grande Fratello e alle sue pressioni. Ho detto di sì».

Commento di Aldo Grasso, critico tv del Corriere ”Capisco che chi deve fare i casting scelga persone anormali per dar vita a certe dinamiche; ma trovo gravissima la vicenda. Sono stupito”. Alessandra Comazzi della Stampa, invece, si è espressa in difesa della produzione: ”Chi siamo noi per dire che ha sbagliato? Chi siamo noi per impedire a un ragazzo di godere di un’occasione?”.

Commenti vostri?

TEMPI MODERNI Aprile 1, 2009

IL GRANDE RUTELLI

Buon ultimo, Francesco Rutelli tuona contro i reality. “Credo” dice “che certi modelli proposti, ad esempio dai reality televisivi, non aiutino i nostri giovani a crescere”. Grande Fratello, che ha inaugurato la stagione dei reality, in verità è alla sua nona edizione: Rutelli deve avere i riflessi un po’ lenti. Lo dico in generale: è anche diventato un democratico cristiano quando ormai la Dc non c’era più.

E poi, se mi è consentito, c’è reality e reality. La fattoria è inguardabile. GF quest’anno non è male: la conduzione di Alessia Marcuzzi è professionale e beneducata, le volgarità sono sanzionate, il cast offre uno specchio della società reale. E tutti i ragazzi lo guardano: ottima ragione per dargli un’occhiata, senza pregiudizi.

TEMPI MODERNI Febbraio 10, 2009

POLITICA E DANEE

La Costituzione si può cambiare, ma il palinsesto tv no. Ieri sera, Eluana o non Eluana, sulla rete ammiraglia Mediaset in onda Grande Fratello, come da programma. Enrico Mentana si dimette. Dimissioni accettate. Quando si tratta di soldi, il Cavaliere non scherza. La politica è una cosa, i danée un’altra. Le leggi di mercato sono scolpite nella pietra.

Archivio Luglio 17, 2008

RIDATECI BIG BROTHER

Il vero laico non si sa precisamente cosa sia, ma certo è un tipo pratico che non ci pensa su due volte: dona seme, presta ovuli, affitta uteri, non mette in imbarazzo il mondo generando bambini anche  minimamente difettosi, gira per le corsie a staccare spine, non si perde in sottigliezze inutili, tipo distinguere tra giudici e lesgislatori, dice che la Chiesa “deve tacere”, non vuole più sentire chiacchiere. Facciamo in fretta, che ho da fare.

Le spine da staccare sono un corroborante per l’incerta identità del vero laico.

Ridateci Big Brother.