Laura Bottici e Sara Paglini, senatrici 5 Stelle elette a Carrara

Poiché, come saprete, tendo per biochimica al mezzo-pieno, in questo gran disordine sotto il cielo vedo molte opportunità a portata di mano. E vedo soprattutto un Parlamento stra-ringiovanito -se non sbaglio, il Parlamento più giovane d’Europa: noi! vi rendete conto? da sempre oppressi dalla gerontocrazia! noi, come dopo le primavere arabe, e senza violenze!– e femminilizzato: dal 20 al 30 per cento, decisamente più in linea con le medie europee.

Ma la cosa pazzesca, e anche un po’ comica, è la seguente: centrosinistra e 5 Stelle (ovvero il presumibile governo di minoranza + eventuale sostegno esterno: c’è una fortissima spinta della base in questo senso) portano in Senato 66 donne su 177 eletti contro le 17 su 130 del centrodestra + Monti. E alla Camera 148 donne su 448 deputati contro 16 su 169 del centrodestra + Monti (tutte le analisi qui).

In buona sostanza, quasi tutte le donne stanno a sinistra (+ Grillo) contro un centrodestra supermacho! Il che femminilizza potentemente l’eventuale dialogo tra centrosinistra e 5 Stelle. Meglio ancora, diciamolo così: le donne hanno la grande possibilità di tenere il mazzo della nostra politica (come lo tengono nella vita reale) imponendo temi, priorità, agende.

Se sapranno lavorare insieme, stringendo un patto che moltiplichi la loro forza contrattuale nei rispettivi partiti, potranno rivoluzionare la politica, e cambiare il Paese (se poi sapranno coinvolgere sui loro temi i giovani maschi, capaci di riconoscere l’autorità femminile, sarà l’en plein!).

Non perdano questa grande occasione!

 

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