Questo è il tempo della responsabilità, e lo è per tutti. Per quelli che inneggiano alla soluzione giudiziaria, e per quelli che gridano alla persecuzione, a occhio e croce il 30 per cento del paese. Per chi è al governo e per chi sta all’opposizione. Per il premier, che dovrebbe attentamente considerare le possibili conseguenze della sua resistenza. Per il Presidente della Repubblica, chiamato a preservare il delicato equilibrio tra i poteri. Per ciascuno di noi, da qualunque parte stia, perché sappia tenere nella giusta considerazione le ragioni dell’altro e porsi in relazione dialettica con lui. Per chi ama la politica e intende continuare a fare politica, e non delegarla ai tribunali.

E’ il momento di abbassare i toni, di dare il massimo valore ai minimi gesti e ai più piccoli spostamenti, e di sentirsi tutti protagonisti di questo difficile pezzo di storia del nostro paese. Il gesto di ognuno significa qualcosa.

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