Mi domando se Roberta Tatafiore non abbia deciso di andarsene “semplicemente” perché stava diventando vecchia, come lo diventiamo tutti, e non sopportava l’idea di se stessa bisognosa e dipendente, senza nemmeno una figlia -o almeno un figlio- a cui appoggiarsi. Mia madre e io abbiamo sempre molto litigato, ma credo che oggi, pur dichiarando a ogni pie’ sospinto la sua orgogliosa autosufficienza, lei si senta molto rassicurata dalla mia presenza e dalla mia costante attenzione. Una figlia femmina, capace di cure, è una grande risorsa. Con i maschi in genere è tutto più complicato.
Risparmiamo e investiamo molte risorse in pensioni integrative e altri congegni di sicurezza, ma la gran parte di noi, se tutto andrà bene, potrà contare solo sulla pazienza di una ragazza ucraina o sudamericana che magari avrà dovuto lasciare i suoi figli per venire a occuparsi di noi. Figuriamoci che felicità.
Questo modo di condurci è scellerato, e alle generazioni che seguiranno andrà probabilmente peggio. Abbiano disfatto la famiglia, e non siamo riusciti a inventarci nient’altro che solitudine, noi, animali naturalmente sociali. Ma a tutto questo non poniamo mai attenzione.