kali

Detesto l’espressione: un po’ di tempo per me. Si dice sempre: ho da fare questo e quest’altro, ma devo trovare anche un po’ di tempo per me. E in genere si pensa -parlo per le donne- a un parrucchiere, un massaggio e così via. Voglio dire questo: che anche il tempo che io do agli altri è per me. Il tempo del lavoro è per me. Non sempre, certo, ma la lotta è perché il più possibile della mia vita sia per me. Ed è l’esatto contario dell’egoismo. E’ solo volerci essere, con tutto il cuore, in ogni luogo.

Bisogna combattere contro chi ci fa a pezzi, cioè smembra la nostra vita in mamme, figlie, mogli, donne al lavoro, amanti, eccetera, e poi parla di conciliazione. Noi siamo una, tutta intera, tutto ci serve per fare quello che siamo, va impedito che ci dividano in tante parti l’una in lotta contro l’altra. Io non potrei scrivere quello che scrivo e cucinare quello che cucino se non fossi la madre, la figlia che sono. E viceversa.

La libertà è poter essere sempre quella che siamo, una intera, in tutte le cose che facciamo, in tuti i posti dove andiamo e non in apnea e piene di sensi di colpa, affaticate come se vivessimo in terra straniera. Questo diminuisce molto lo stress, ci rende efficaci e più serene.

  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •