Si chiama killer application quel colpo finale a sorpresa, quell’uppercut che all’ultimo mette ko l’avversario politico: ricordate la faccia di Berlusconi che pronuncia il magico mantra “abolirò l’Ici”?

In genere la killer application è piuttosto costosa, più soldi hai da mettere sul tavolo e meglio ti viene. Scherzavo nell’ultimo post: “tutti gratis a Sharm”, “sconti dal chirurgo Santanché”, “pago io la tassa dei rifiuti per un anno”, o anche solo “ingresso libero nei miei cinema“: sono qui che aspetto il botto finale. Ma se soldi non ne hai, il populismo non ti viene bene.

Per questo pensavo che di fronte a uno spiegamento così immane di mezzi -tutto, pur di non perdere Milano- al “povero” centrosinistra non resta che giocare su un altro piano, che per me non può che essere il seguente -l’ho detto sabato a un dibattito con Manfredi Palmeri, Stefano Boeri, Piero Bassetti, Aldo Bonomi e altri, e lo ripeto-: una squadra di governo fatta di donne e uomini immediatamente riconoscibili dalla città come meritevoli, competenti e portatori di uno spirito innovativo. Una squadra forte, riconoscibile anche nel suo spirito di generosità e di servizio, e che con l’inattualità del suo gratis costituisca una sfida lampante ed efficace all’enorme schieramento di risorse economiche che ci troviamo a fronteggiare. Una squadra Big Society che possa fare innamorare i cittadini, insomma, al di là degli schieramenti.

Dipendesse da me, questa squadra l’avrei già presentata. Se si andrà al ballottaggio, la presenterei la sera stessa del 16 maggio. La squadra dovrebbe essere la killer application del centrosinistra. Gente di cui fidarsi. Io credo che così possa vincere.

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