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steve jobs

economics, Politica Settembre 13, 2012

Tornate a bordo, cazzo!

Novità tecnologiche a parte, a quanto pare l’iPhone 5 aiuterà la crescita americana, spingendo il pil Usa fra lo 0,25 e lo 0,50 per cento nel quarto trimestre 2012. In soldoni, l’economia Usa dovrebbe cavarne 3,2 miliardi di dollari.

Tradotto: il genio di un uomo che non c’è più, Steve Jobs, e del suo staff, farà un gran bene all’economia del suo Paese. In un certo senso, gli americani saranno destinatari di una quota della sua eredità.

E noi? Che cosa fa un genio italiano -e ne produciamo molti, a quanto pare- quando scopre di essere un genio, o anche molto meno, un* di talento quando scopre di avere una buona idea? Semplice. Se ne va. E perché se ne va? Perché sa che i mediocri si coalizzeranno per tagliargli le gambe, che i raccomandati non gli lasceranno mai spazio, che la burocrazia lo farà stramazzare, che le tasse lo faranno asfissiare.

Tutto quello che abbiamo di buono -talento, idee, risorse intellettuali e materiali- se ne va. Oggi perfino la casa al figlio cerchi di comprarla a Berlino o a Dubai (anche perché ti costa meno).Via di qui.

Non c’è solo la fuga dei cervelli. C’è anche quella dei mezzi-cervelli. Ormai se ne vogliono andare tutti. In Gran Bretagna, in Australia. La fuga è generalizzata. Si scappa dall’Italia come da una nave che affonda. Una specie di diserzione di massa. Dovremmo stare qui tutti a remare insieme, e invece rimarranno i più vecchi, i più poveri, i più stanchi.

E io dico: “Tornate a bordo, cazzo!”. Ma capirai, finché lo dico io… Dovrebbe essere qualcun altro a dirlo: “Tornate a bordo, cazzo!”, perché sulla nave c’è bisogno di voi, e c’è pane per voi, e ai migliori fra voi sarà dato il timone, perché siano loro a decidere la rotta. E dare subito dimostrazione di questo, del fatto che non sono solo chiacchiere, e trovare le risorse che servono, invece di sperperarle orribilmente per foraggiare l’oligarchia politica.

Tornate a bordo, ragazzi. Non lasciateci.

 

 

AMARE GLI ALTRI, economics, TEMPI MODERNI Agosto 26, 2011

Una ragione storta

Immediatamente dopo l’annuncio di Steve Jobs, che per gravi ragioni di salute è stato costretto a lasciare la guida di Apple (“… purtroppo il momento è arrivato, mi ritiro”) le azioni della mela sono crollate del 5 per cento, mentre quelle dei concorrenti Actc e Samsung hanno registrato rispettivamente un +4.1 e un +3.2 per cento.

Tutto questo è perfettamente comprensibile, assolutamente logico, del tutto razionale. Eppure la notizia mi procura un malinconico stupore. E’ una razionalità triste, che non mi piace affatto. Somiglia all’idea di gente che brinda perché ha fatto i soldi con vendite allo scoperto, mentre intere popolazioni stanno morendo di sete in Africa.

E’ una ragione storta e inumana. Non si può continuare così.