Immediatamente dopo l’annuncio di Steve Jobs, che per gravi ragioni di salute è stato costretto a lasciare la guida di Apple (“… purtroppo il momento è arrivato, mi ritiro”) le azioni della mela sono crollate del 5 per cento, mentre quelle dei concorrenti Actc e Samsung hanno registrato rispettivamente un +4.1 e un +3.2 per cento.

Tutto questo è perfettamente comprensibile, assolutamente logico, del tutto razionale. Eppure la notizia mi procura un malinconico stupore. E’ una razionalità triste, che non mi piace affatto. Somiglia all’idea di gente che brinda perché ha fatto i soldi con vendite allo scoperto, mentre intere popolazioni stanno morendo di sete in Africa.

E’ una ragione storta e inumana. Non si può continuare così.

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