Ciao Gad, come stai?

Ti scrivo qui perché nel tuo blog mi perderei in mezzo ai moltissimi commenti, e così invece magari ti raggiungo. Stiamo condividendo alla distanza una stagione politica molto bella, e chi non vive a Milano come noi forse non può rendersene conto del tutto. Non sentivo Milano così viva da molti anni, e in grande parte dobbiamo ringraziare per questo le decine di migliaia di “stranieri” di prima e seconda generazione (io ho una passione speciale per quelli di seconda, ragazzini di tutti i colori che parlano uno stupendo milanese) che ci iniettano la loro energia e la forza del loro desiderio (forse un po’ troppo aglio, ma pazienza).

Sta cominciando l’ultima settimana di queste primarie, tu stai piuttosto clamorosamente con Giuliano Pisapia, e io un po’ più silenziosamente con Stefano Boeri. Tu ritieni che Pisapia abbia maggiori chance di battere il centrodestra milanese, io sono convinta del contrario, e trovo anche molto “vecchio” il suo approccio alle cose. Con Nichi fa davvero una strana coppia, sono convinta che  non prevalesse la logica un po’ perversa e maschile degli schieramenti, e se le faccende nazionali non interferissero così pesantemente con la partita di Milano, l’alleanza naturale sarebbe tra Vendola e Boeri. Pazienza.

Io voglio parlarti d’altro, però: tu sei uno fra quei pochissimi uomini che hanno assunto il problema della nostra democrazia dimezzata, della forbice spalancata tra una società molto femminile -a Milano, in particolare- e una politica malata di maschilismo. Sei un paladino -lo dico senza ironia- della dignità femminile calpestata. Hai molto sostenuto l’amica Lorella Zanardo nel suo importante lavoro sul Corpo delle donne. Scrivi di queste faccende su Repubblica e su Vanity, ne parli all’Infedele. Sei addirittura iscritto, se non sbaglio, all’associazione Pari o Dispare (c’è anche Emma Bonino, lì, che pure lei tace). Sei anche stato un Bindiano di ferro -ora voglio vedere che cosa farai alle primarie nazionali-.

Ora, la mia domanda è questa: Stefano Boeri ha presentato un magnifico programma per le donne, Giuliano Pisapia parla fumosamente di “bilancio di genere”. Boeri si espone in un netto 50/50 a ogni livello, dalle liste alla giunta alle municipalizzate, e vuole una cosindaca accanto a sé. Parla di rivoluzione nell’organizzazione del lavoro. Di tutela per le precarie. Di maternità. Di violenza come “questione maschile”. Vuole candidare Milano per la prossima Conferenza Onu sulla Donna, nel 2015, in abbinamento a Expo. Non credo che tu non lo sappia, ma potrebbe anche essere, visto l‘omertoso silenzio di tutti gli organi di informazione a riguardo, a parte noi povere disgraziate blogger. Ti informo anche che questo documento è già stato messo in rete, condiviso e assunto da molte donne italiane, piddine e non, rappresentanti del femminismo, delle istituzioni, della società civile. Puoi vederlo qualche post qui sotto, integralmente, insieme agli altri programmi.

Ma il silenzio dell’informazione tradizionale è raggelante. E anche tu ne taci. Possibile che anche per te le ragioni di schieramento prevalgano sulla sostanza di questa cosa? E’ su questo che ti interpello personalmente. Il candidato non si sceglie sulla base dei suoi programmi? Io faccio così. E anche la grande parte delle donne, per fortuna,

Perché quando si passa dalle parole ai fatti -fatti veri, questi, non lo negherai- tutto questo interesse per le donne svanisce? Non credi anche tu che il momento sia questo – e per le politiche fra qualche mese- e che le nostre istituzioni debbano riempirsi da subito delle capacità e del merito delle donne? Spero che tu voglia rispondermi.

Un abbraccio sincero, anche a Umberta              Marina

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