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Donne e Uomini, esperienze Marzo 17, 2011

ABOLIAMO I FEMMINISTI!

Geniale iniziativa del Cicip&ciciap di Milano, storico locale delle donne

BUTTA “I FEMMINISTI”
NEL CASSONETTO DELLA DIFFERENZA
MANIFESTO PER L’ABOLIZIONE DI:

GAD LERNER, FABIO FAZIO, MICHELE SANTORO, DARIO FO, GIULIANO PISAPIA,  NICHI VENDOLA, ADRIANO SOFRI, AUGUSTO BIANCHI RIZZI, ANTONIO D’ANDREA, MAURIZIO FERRERA, ECC.

PARTECIPA ANCHE TU! DICCI CHI VUOI ABOLIRE!
BASTA con i residui tossici del patriarcato:

Berlusconi, Fede, Toscani, Mora e compagnia cantante si stanno lentamente
–troppo lentamente…-
abolendo da soli.

Troppo comodo prendersela solo con loro. Neanche li consideriamo.

Ma ecco affacciarsi all’orizzonte il maschio postpatriarcale. PERICOLO!!!
Il vero rischio è il femminista “amico delle donne”.

Che va in piazza con loro e si mostra sempre più collaborativo.

Ha sgamato la spirita del tempo!
Non ha nessuna intenzione di ritirarsi in buon ordine e cerca disperatamente di salire sul tram.
Dispensa colonizzanti consigli, ti dice lui medesimo come dev’essere la vera donna,
che cosa deve dire-fare-pensare. E oltretutto non la imbrocca mai.

ATTENTE! Fermiamolo da piccolo e senza pietà.
Il femminista fa più danni del macho acclarato, e spesso è pure brutto da far paura!

Facciamogli capire senza indugio che il passo indietro tocca pure a lui!

Scegliete qui il vostro
“FEMMINISTA”
da abolire, e fatecelo sapere!

Inviando una e-mail a

info@cicipeciciap.org

L’inizio delle “nominations” partirà oggi 16 marzo e si chiuderà il 16 aprile.
Al più votato verrà recapitata la SCOPA D’ORO (Argento al secondo e Bronzo al terzo classificato).
La consegna verrà filmata a sorpresa e proiettata in una grande serata finale
al Cicip & Ciciap di Milano. Vi comunicheremo successivamente la data.

Sarete voi a decidere a chi darla!

La preferenza è unica e il voto è segreto: non temete rappresaglie anche seil femminista smascherato è estremamente vendicativo…
Votate, votate,
votate e fate votare!

Partecipate numerosissime all’abolizione del femminista!

ECCO I CANDIDATI:

GAD LERNER
non lo ammetterà mai, ma all’Infedele ti invita più volentieri se sei un po’ gnocca,
per non rischiare di perdere quei dieci telespettatori (ovvero metà della sua audience media).
Tanto anche se ti invita non ti lascia parlare, perché vuole parlare solo lui,
e al massimo riesci a dire “Scusa, Gad…”.
Interviene spesso sul tema della dignità delle donne,
motivo in più per abolirlo.

FABIO FAZIO
E’ diventato campione della sinistra –nessuno sa bene il perché:
o forse è la sinistra che si è ridotta a essere l’audience di Fabio Fazio?
Non ha mai rinunciato alla valletta muta, però l’ha scelta scandinava perché adora la parità.
C’è voluta una sollevazione online perché invitasse anche qualche donna
tra gli italiani rappresentativi a “Che tempo che fa”.
Infido.

MICHELE SANTORO
I Santori preferiscono le bionde, e ogni tanto le fanno perfino parlare
(40 secondi netti cronometrati) fingendosi molto attenti a quello che dicono.
A differenza di Lerner, della dignità della donna Santoro parla poco. Vero uomo del Sud,
fatica perfino a essere paritario.

DARIO FO
Anche lui in manifestazione con le dignitose, anzi sul nobel palco
a dire l’ennesima sua – e chi gliel’ha chiesta – ma solo la Franca sa quante gliene ha fatte passare. Parliamo a ragion veduta:
molte sanno bene perché percome e perdove.

GIULIANO PISAPIA
Nel suo programma politico le donne stavano tra l’handicap e la famiglia.
In seguito alle molte proteste le ha spostate. Tra i bambini e gli animali.
Vecchio politico travestito da nuova società civile – molto datato – se potesse
parlerebbe di “questione femminile”.
Ma gli hanno detto che oggi non usa più. Allora parla di bilanci di genere,
anche se non ha ben capito che cosa sono.
E manco noi.

NICHI VENDOLA

Ha fatto la giunta 50/50, e per questo le femministe pugliesi dovrebbero adorarlo.
Le ha convinte a votarlo promettendo una Casa delle donne per ogni Provincia…
Morale, hanno perso anche quella di Lecce, ormai data per certa dalla precedente amministrazione.
Interpellatelo: non vi risponderà mai .
Grande misogino!

ADRIANO SOFRI
Immemore del fatto che le donne gli hanno già sfasciato l’organizzazione (Lotta Continua),
lui continua a mettere il naso nei fatti loro con il suo abituale piglio normativo.
A proposito della manifestazione del 13 febbraio ha scritto su “Repubblica”:
“Non avevo mai sentito pretesti così capziosi e vanesi per non aderire”.
Insomma, le differenze tra donne gli fanno saltare i relais.
Ma farsi i fatti propri, mai?

AUGUSTO BIANCHI RIZZI

Non lo conosce quasi nessuno.
A Milano organizza da anni patetici ma soprattutto esclusivi “giovedì” ad inviti.
Se sei donna meglio se elegantissima, intelligentissima, intellettualissima.
artistissima, professionalissima,…. sicuramente geishissima…
Ha scritto a tutte le sue “introdotte” raccomandando loro di andare in piazza.
E’ detto tutto.

ANTONIO D’ANDREA
Ha fondato nel 1985 il Movimento degli Uomini Casalinghi.
Non è servito a nulla. Ora ha passato le redini del Movimento a Fiorenzo Bresciani.
E gli uomini, neanche un plissé.
Forse qualcosa non sta funzionando.

MAURIZIO FERRERA
Ha scritto “Il fattore D” per spiegare che le donne sono una risorsa,
e che se ci lasciassero lavorare il Pil crescerebbe vertiginosamente.
Ma qualcuna per caso gli ha detto che abbiamo intenzione di essere una risorsa e di salvare il Pil?
Chiedere prima no?

LE RIPULITRICI
è solo l’inizio, tanti altri incombono, segnalateceli


Donne e Uomini, Politica Novembre 11, 2010

RISCRIVO A GAD: GIU’ DALLA TIGRE

E allora gli scrivo io, dopo alcuni giorni di attesa.
Caro Gad, mi avevi promesso via sms una risposta che non è arrivata. Non si fa così con le signore! Le hai molto a cuore, dovresti saperlo.
Ieri sera, all’Infedele,
non hai ritenuto di trovare quei 2 minuti che sarebbero bastati a chiarire la posizione dei 4 maschioni candidati alle primarie milanesi per esporre il loro programma sulla cittadinanza femminile. Non ti ho riconosciuto, in questo. Anche tu in genere assumi la questione come primaria, mi pare.
Il progetto di Stefano Boeri su questo è molto risoluto e inequivoco
, e ha spiazzato tutti: una vicesindaca, 50/50 a ogni livello, lavoro flessibile, orari, salute, il corpo delle donne, il “doppio sguardo” portato ovunque. La “tua” Lorella Zanardo, tanto per dire, donna che mostri di stimare per il suo lavoro, ha assunto quel progetto con entusiasmo e con molta libertà. E ovviamente moltissime altre.
Il programma del “tuo” Pisapia, invece, è molto traballante
: nessun impegno sulla vicesindaca (evidentemente si è trattato la posizione con qualcuno: quando il gioco si fa duro, la faccenda delle donne torna secondaria), bilanci di genere (???), insomma, un’assunzione tremolante e molto poco convinta di una questione che per il suo competitor è stata da subito primaria.
Capisco che parlando di donne, ieri sera all’Infedele, avresti imbarazzato Pisapia, e anche te stesso. Ma l’omissione è stata molto offensiva per le telespettatrici che ti seguono.
Ti chiedo un piacere, allora. Smetti di farci da paladino. Ce la caviamo benissimo da sole. SCENDI DALLA TIGRE (scusa il maiuscolo, ma qui sto proprio gridando) e cercatene un’altra. D’ora in avanti il tuo discorso sulle donne mi suonerà meno credibile.

Con l’affetto di sempre, ma un po’ meno.

Donne e Uomini, Politica, tv Novembre 7, 2010

STAVOLTA SCRIVO A GAD


Ciao Gad, come stai?

Ti scrivo qui perché nel tuo blog mi perderei in mezzo ai moltissimi commenti, e così invece magari ti raggiungo. Stiamo condividendo alla distanza una stagione politica molto bella, e chi non vive a Milano come noi forse non può rendersene conto del tutto. Non sentivo Milano così viva da molti anni, e in grande parte dobbiamo ringraziare per questo le decine di migliaia di “stranieri” di prima e seconda generazione (io ho una passione speciale per quelli di seconda, ragazzini di tutti i colori che parlano uno stupendo milanese) che ci iniettano la loro energia e la forza del loro desiderio (forse un po’ troppo aglio, ma pazienza).

Sta cominciando l’ultima settimana di queste primarie, tu stai piuttosto clamorosamente con Giuliano Pisapia, e io un po’ più silenziosamente con Stefano Boeri. Tu ritieni che Pisapia abbia maggiori chance di battere il centrodestra milanese, io sono convinta del contrario, e trovo anche molto “vecchio” il suo approccio alle cose. Con Nichi fa davvero una strana coppia, sono convinta che  non prevalesse la logica un po’ perversa e maschile degli schieramenti, e se le faccende nazionali non interferissero così pesantemente con la partita di Milano, l’alleanza naturale sarebbe tra Vendola e Boeri. Pazienza.

Io voglio parlarti d’altro, però: tu sei uno fra quei pochissimi uomini che hanno assunto il problema della nostra democrazia dimezzata, della forbice spalancata tra una società molto femminile -a Milano, in particolare- e una politica malata di maschilismo. Sei un paladino -lo dico senza ironia- della dignità femminile calpestata. Hai molto sostenuto l’amica Lorella Zanardo nel suo importante lavoro sul Corpo delle donne. Scrivi di queste faccende su Repubblica e su Vanity, ne parli all’Infedele. Sei addirittura iscritto, se non sbaglio, all’associazione Pari o Dispare (c’è anche Emma Bonino, lì, che pure lei tace). Sei anche stato un Bindiano di ferro -ora voglio vedere che cosa farai alle primarie nazionali-.

Ora, la mia domanda è questa: Stefano Boeri ha presentato un magnifico programma per le donne, Giuliano Pisapia parla fumosamente di “bilancio di genere”. Boeri si espone in un netto 50/50 a ogni livello, dalle liste alla giunta alle municipalizzate, e vuole una cosindaca accanto a sé. Parla di rivoluzione nell’organizzazione del lavoro. Di tutela per le precarie. Di maternità. Di violenza come “questione maschile”. Vuole candidare Milano per la prossima Conferenza Onu sulla Donna, nel 2015, in abbinamento a Expo. Non credo che tu non lo sappia, ma potrebbe anche essere, visto l‘omertoso silenzio di tutti gli organi di informazione a riguardo, a parte noi povere disgraziate blogger. Ti informo anche che questo documento è già stato messo in rete, condiviso e assunto da molte donne italiane, piddine e non, rappresentanti del femminismo, delle istituzioni, della società civile. Puoi vederlo qualche post qui sotto, integralmente, insieme agli altri programmi.

Ma il silenzio dell’informazione tradizionale è raggelante. E anche tu ne taci. Possibile che anche per te le ragioni di schieramento prevalgano sulla sostanza di questa cosa? E’ su questo che ti interpello personalmente. Il candidato non si sceglie sulla base dei suoi programmi? Io faccio così. E anche la grande parte delle donne, per fortuna,

Perché quando si passa dalle parole ai fatti -fatti veri, questi, non lo negherai- tutto questo interesse per le donne svanisce? Non credi anche tu che il momento sia questo – e per le politiche fra qualche mese- e che le nostre istituzioni debbano riempirsi da subito delle capacità e del merito delle donne? Spero che tu voglia rispondermi.

Un abbraccio sincero, anche a Umberta              Marina