do you remember ruby?

Arietta di backlash -contrattacco-.

Mutande di nuovo in giro, dicevamo, e un governo che non mette le donne esattamente al centro. La legge sulle ributtanti dimissioni in bianco, per dirne una, con tutto il suo portato simbolico e sostanziale, è ancora lì che aspetta.

Precisamente un anno fa eravamo la speranza del Paese, paginate di giornale sul 13 febbraio, dibattiti prima, dibattiti dopo, la dignità delle donne, lo schifo di Arcore, leader di partito in piazza con noi, etc. etc.

Un anno dopo la legge elettorale se la discutono fra uomini, dai giornali siamo nuovamente sparite, in noi non si spera più così tanto. Ok Se non ora quando, ma lasciateci lavorare -che dobbiamo fare le liste-.

Insomma, il 9 febbraio 2011, sul Corriere della Sera, mi permettevo di fare notare questo -che tante non hanno apprezzato, sospettandomi di filoberlusconismo-: “Domanda delle 100 pistole: qual è l’obiettivo del 13 febbraio? La testa del premier? O, più in generale, il machismo della nostra politica? Che cosa chiede la piazza? Non c’è protagonismo politico, in mancanza di chiarezza”.

Ora la testa del premier l’hanno avuta, ex post sappiamo che la diplomazia internazionale era al lavoro da tempo per risolvere l’incresciosa situazione italiana, e la mobilitazione delle donne capitava a fagiolo.

Attenzione, capiamoci! Non sto affatto dicendo che le donne si sono mobilitate in quanto parte consapevole di questo disegno. Tutt’altro! La mobilitazione è stata sincera, spontanea, generosa, straordinaria! Sto dicendo che questa mobilitazione ha goduto dell’attenzione di stampa e politica perché arrivava proprio al momento giusto.

Ma oggi, alla politica, serviamo ancora? Cogliete segnali di attenzione da parte dei partiti? Sentite ragionamenti economici che mettono al centro il potenziale femminile? Io no, e dire che ci sto parecchio attenta.

Avete fiducia che il 50/50 , andato via così liscio, in quel clima favorevole, a Milano, Bologna, Torino, Cagliari, si riprodurrà a livello nazionale? Se non ora quando ci sta lavorando, ma pensate che troverà la strada spianata?

Ecco, ora il Cav. non c’è più -non che manchino altri maiali, in giro- ma la politica machista è ancora lì, intatta, e i segnali di backlash servono precisamente a infiacchirci.

Amiche, questo il contesto. E allora, che si fa?

Io non mollo.

Se per cortesia -chiedo scusa- ci lasciate discutere di questo tra donne ve ne sarò grata.

 

 

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