Solo il 15 per cento dei gestori americani di fondi sono donne. Quelli che hanno combinato questo global mess, questo immane casino, sono praticamente tutti uomini. Sono loro ad aver montato all’inverosimile quel poco di panna montata, che è rimasta quella poca che era, e anzi è diminuita. Ma siamo soprattutto noi a combattere per la spesa e a tirare la coperta che scappa via da tutti le parti.

C’è grande rabbia, tra le donne, anche tra le più semplici, inferocite per quello che questi maschi avidi e scriteriati hanno combinato. La rabbia non è un gran sentimento, ma può essere un ottimo carburante.

Che non pensino, adesso, di ricominciare daccapo senza di noi. Che non pensino di relegarci ancora in quel piccolo dell’economia domestica da cui, peraltro, siamo uscite da tempo.

Una lettura sessuata di questa catastrofe è indispensabile, anche se non la troverete su nessuna prima pagina. Adesso si deve uscirne insieme, uomini e donne, nel bene e nel male.

E se vi pare una lettura femminista, ebbene, lo è.

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