Una signora che conosco ha inviato al presidente Obama le sue congratulazioni. Dallo staff del presidente, nel giro di un quarto d’ora, le sono giunti vivi ringraziamenti. Sarà nulla, ma dà una confortevole idea di civiltà e democrazia. Anche a me è venuta voglia di scrivere un’email a Mr President. “Già che c’è”, vorrei dirgli “può darci un suggerimento su come potremmo fare a fermare quegli speculatori che dopo aver glassato di cemento una superficie di territorio pari a quella della somma di Lazio e Abruzzo in poco più di un decennio, si apprestano a rilanciare con progetti faraonici che nei prossimi anni ridurranno il territorio libero da costruzioni a pochi lembi residui?”.

Gli americani hanno ben poco da insegnare, quanto a rispetto dell’ambiente. Pretendono di starsene in casa in t-shirt anche quando fuori si va a -10. Il professor Jeremy Rifkin, a cui qualche competenza in materia va riconosciuta, dice che il piano di Obama , salutato festosamente dalle borse mondiali, è ben poca cosa rispetto ai problemi che pretende di andare a risolvere. Eppure e già qualcosa, e l’ambiente figura tra i suoi fondamentali.

claudio scajola, ministro per lo sviluppo

claudio scajola, ministro per lo sviluppo

In Italia l’ambiente sarebbe una risorsa straordinaria. Ambiente, bellezza e nuove tecnologie potrebbero essere l’asse del nostro sviluppo. Il fatto è che il ministro per lo Sviluppo, Claudio Scajola, non sembra di questa opinione. Da lui, tra i protagonisti in Liguria di quella rivoluzione del cemento che prevede tre milioni di metri cubi di edificazioni oltre a a una quindicina di nuovi porticcioli, benché la popolazione ligure nei prossimi anni diminuirà oltre centomila unità, di sicuro non c’è da aspettarsi niente di buono. Il fatto è che non c’è da aspettarsi nulla nemmeno da Claudio Burlando, automobilista contromano e presidente “rosso” della Regione Liguria, l’altro leader del partito trasversale del cemento, che non ha nessuna opposizione politica a contrastarlo. Tutti d’accordo per il business. Tanto per parlare di una faccenda che conosco bene, dietro l’enorme speculazione in programma nella bella piana del fiume Magra, provincia di Spezia -un megaporto da un migliaio di posti barca più case,

claudio burlando, presidente regione liguria

claudio burlando, presidente regione liguria

alberghi, strade, parcheggi e quant’altro, ecomostro senza precedenti- oltre ai sindaci rossi e alla regione rosse ci sono le cooperative rosse, con il pieno consenso degli azzurri.

Così volevo scrivere a Obama, e chiedergli: “Essendo che non disponiamo nemmeno di verdi, sostanzialmente suicidatisi, e che lo scempio ambientale resta saldamente al centro dell’idea italiana di sviluppo economico, e senza alcuna possibilità di opposizione politica; essendo palese un conflitto tra i cittadini e i suoi rappresentanti, che evidentemente ritengono di dover rappresentare ben altri interessi; essendo che questi rappresentanti non intendono sentire ragioni, respingendo con arroganza ogni obiezione, e anzi non curandosi nemmeno di dare risposte, le chiedo: lei, Mr President, che cosa farebbe al posto nostro?”.

Ma prima lo chiedo a voi: che cosa si può fare per fermarli? avete qualche idea, visto che votare gli uni o gli altri non cambia il quadro? come si può organizzare un’opposizione efficace? portare all’attenzione internazionale l’irresponsabilità ambientale della nostra classe politica potrebbe servire a qualcosa?

Scrivete e fate scrivere i vostri amici liguri, che al momento mi sembrano quelli messi peggio. Io una proposta l’avrei, ma ve la dico dopo…

  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •