Siamo tutte puttane, come Carlà, che ha levato la sua voce di première dame in favore di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna iraniana condannata alla lapidazione per adulterio e per complicità nell’omicidio del marito. Dopo averla definita una prostituta, facendo pesanti rferimenti ai suoi trascorsi amorosi, il quotidiano iraniano Kayhan ha scritto che “meriterebbe lei stessa di morire”. Una quasi-fatwa dalla quale vogliamo essere tutte investite.

Tutte abbiamo orrore dell’idea che si possa uccidere una donna a sassate. Siamo tutte puttane, bellissime come lo sono loro, e vogliamo essere tutte condannate a morte da quei maschi terrorizzati dalle donne e dal loro sesso. Chiediamo una psicoterapia di massa per i fondamentalisti iraniani. Chiediamo che il governo italiano eserciti le necessarie pressioni sull’Iran per la salvezza di Sakineh Mohammadi Ashtiani. Alla faccia dell’Europa islamizzata e di chi la minaccia.

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