Si deve stare attenti con le parole, perché le parole fanno realtà.

Contrapporre governo tecnico a governo politico significa dire che nella tecnica non c’è politica, e che alla politica manca la tecnica. Il che è pericoloso è sbagliato. Sbagliato perché un governo è sempre e necessariamente politico, da chiunque sia composto. E perché la politica non è esclusiva dei partiti. Pericoloso perché si ipostatizza l’idea che nella politica dei partiti non c’è tecnica, ovvero non c’è competenza, non c’è sapere, non c’è efficacia. E che la politica potrà tornare solo quando il governo tecnico avrà risolto i problemi.

I partiti sono messi male e hanno agito male, vero. Troppo spesso gli incarichi sono stati attribuiti senza tenere affatto conto della competenza specifica, ma sulla base di altre ragioni (Cencelli, etc). La cura del male è questa supercompetenza extrapolitica? No. Io credo che la cura vera è il rinnovamento radicale dei partiti, l’ingresso nei partiti di gente che porta idee e logiche nuove.

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