Le femministe “radicali” –o pensatrici della differenza sessuale- vengono contestate nei convegni e nelle università, censurate dai social, bullizzate dal mainstream queer. Ma questo mainstream è maschile e patriarcale
Le femministe “radicali” –o pensatrici della differenza sessuale- vengono contestate nei convegni e nelle università, censurate dai social, bullizzate dal mainstream queer. Ma questo mainstream è maschile e patriarcale