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agorà del lavoro

Donne e Uomini, lavoro Febbraio 2, 2012

La fissa del fisso

Ok, voglio farmi del male, stamattina.

Il Presidente del Consiglio Mario Monti, intervistato a Matrix, avverte i giovani che “il posto fisso non esiste più. E poi, diciamolo: che monotonia…”. Ti si accappona la pelle, se hai dei figli. Poi ti guardi intorno, e vedi che il premier sta descrivendo una realtà che ha già corso.

E poi ripenso quello che ho sentito dire in una pubblica discussione a Milano, indetta dall’Agorà del lavoro, che si incontra periodicamente per parlare di questi temi.

Le giovani generazioni che subiscono la precarizzazione ma anche la agiscono, a vantaggio del primato della vita: «Io sono il lavoro liquido dell’oggi, non minacciarmi con la cancellazione del precariato» ha detto, sorprendendo tutte, una giovane donna. «Io voglio trovare il mio senso in questa liquidità». E un’altra: «Non demoralizzate i giovani: il lavoro fisso non è tutto!».

Figlie di «garantiti» workaholic, gente condannata alle 8 ore per 11 mesi per 40 anni nello stesso posto, gente che ha smarrito il senso di che cosa sia semplicemente «vivere». E dicono cose scandalose come queste. Dicono che per loro la vita conta di più.

Proviamo a ragionarci su.

 

Donne e Uomini, economics, esperienze, lavoro, Politica Gennaio 16, 2012

Madri (e padri) che lavorano: e ne parlano

Lavorare e avere figli: perché tenere insieme questi due desideri resta una questione privata?

L’idea della “conciliazione” tra vita e lavoro ha avuto molto successo, ma in pratica non ha reso quasi nulla. Vita e lavoro non smettono di presentarsi come due opposti inconciliabili.

Il doppio desiderio di esserci con i figli e nel lavoro continua a essere ostacolato dai modelli dominanti di economia e di società.

Il cambiamento può venire solo dallo scambio di esperienze reali di madri (e padri), già molto vivo in rete. Da questo scambio può venire una parola pubblica preziosa e possono nascere efficaci pratiche condivise.

L’Agorà del lavoro di Milano  propone di passare dal confronto virtuale a un incontro reale, per darsi insieme la forza e la consapevolezza necessarie a modificare l’esistente, oltre l’idea di separazione tra lavoro e vita.

L’Agorà è un luogo di incontro e discussione aperto a uomini e donne, una piazza pensante che mettere al centro dello spazio pubblico il lavoro e l’economia, illuminandoli con il punto di vista che nasce dall’esperienza e dal pensiero delle donne.

Madri e padri sono invitati a portare la loro esperienza intervenendo liberamente alla discussione dell’Agorà, il 30 gennaio dalle 18.30 alle 21.00 a Milano, Viale D’Annunzio, 15 (tram 2 e 14 fermata piazza General Cantore – tram 3 e 9 fermata piazza 24 Maggio – MM verde Sant’Agostino).

Per informazioni e approfondimenti   

http://agoradellavoro.wordpress.com

Donne e Uomini, esperienze, lavoro, Politica Giugno 16, 2011

Lunedì all'Agorà

 

Vi segnalo un’iniziativa a Milano, lunedì 20 giugno, dalle 19 alle 21

presso Ambrosianeum-Sala Falk
via delle Ore, 3 (accanto a piazza del Duomo)

PER INCONTRARSI RIBELLARSI PROGETTARE
L’AGORÀ DEL LAVORO
accade ogni mese a Milano

Che cos’è l’Agorà del lavoro?

Una piazza concreta e simbolica, un luogo fertile e radicato nella città di Milano, uno stabile terreno di incontro, a cadenza mensile, dove il lavoro che cambia diventa protagonista.

Qui si intrecceranno storie e soggettività di diverse generazioni,  non per dar vita a un inutile confronto tra teorie e pratiche, ma per creare un tessuto effervescente da cui possano scaturire iniziative politiche nuove.

Non ci interessa creare un’improbabile comunità omogenea che appiattisca le differenze, bensì far nascere relazioni che diano valore alle esperienze personali e più forza per negoziare.

Vogliamo ribellarci alle iniquità e alle insensatezze di un mercato del lavoro oggi sempre più lontano dai nostri bisogni e desideri.

Agorà nasce dalla volontà di gruppi ma anche di persone singole, provenienti da background differenti, di ricomporre la frammentarietà dei movimenti e delle diverse realtà per diventare un punto di riferimento in un primo momento cittadino, in futuro nazionale, con un’imprescindibile attenzione al mondo del web.

E a tutte le possibili forme di comunicazione che possiamo inventare con il nostro potenziale creativo.

La scommessa è proprio quella di trovare nuove parole, più aderenti alla vita, e nuove risposte. L’Agorà sarà dunque un luogo dove tutte e tutti si sentiranno autorizzate/i a esprimersi e a dare il proprio contributo senza timore di critiche o censure. Se il progetto funzionerà, ognuna/o  ritornerà nei contesti in cui si trova con più idee, più voglia di esserci, più capacità di contrattare.

Le promotrici e i promotori dell’Agorà

Luisa Abbà, Donatella Barberis, Pinuccia Barbieri, Maria Benvenuti, Sergio Bologna, Maria Grazia Campari, Pat Carra, Vanna Chiarabini, Lia Cigarini, Elena Corsi, Elena Dal Pra, Andrea Fumagalli, Giovanna Galletti, Marisa Guarneri, Alberto Leiss, Sveva Magaraggia, Chiara Martucci, Sofia Masiello, Giordana Masotto, Giorgia Morera, Cristina Morini, Silvia Motta, Adriana Nannicini, Daniela Pellegrini, Giovanna Pezzuoli, Marina Piazza, Luisa Pogliana, Anna Maria Ponzellini, Nadia Riva, Anna Soru, Lorenza Zanuso, Anna Zavaritt

Per maggiori informazioni visitate il blog:
agoradellavoro.wordpress.com

Corpo-anima, Donne e Uomini, esperienze, lavoro Maggio 21, 2011

IL LAVORO CONTINUA

Lunedì si apre l’ultima settimana di campagna elettorale, e a Milano sono stati indetti due importanti appuntamenti che con la campagna non hanno a che vedere -elezioni o non elezioni, il lavoro sociale continua. Ve li segnalo entrambi:

Casa delle Donne Maltrattate e Associazione Maschile Plurale invitano all’incontro pubblico

Uomini e donne. Darsi occasioni di verità
Per un lavoro diverso sulla violenza

Milano, 23 maggio 2011
Camera del lavoro – Sala Buozzi
Corso Porta Vittoria, 43 – ore 17.00

LDurante questo appuntamento vogliamo raccontare un anno di incontri e di un nuovo intreccio di
discorso avvenuto a Milano tra donne e uomini attivi contro la violenza maschile sulle donne.
Questa esperienza è iniziata dal nostro desiderio e dalla reciproca fiducia di potere parlare e pensare
insieme, tra alcuni uomini e donne: a partire da sé e dai percorsi di accoglienza e di relazione tra
donne alla Casa delle donne maltrattate di Milano, e dal lavoro su sé stessi e sulla maschilità dell’associazione
nazionale Maschile Plurale. Ci siamo detti che già questa è una novità.
E poi abbiamo aperto il nostro tavolo ad altre donne e uomini che avessero un’attività, un ruolo nell’ambito
del contrasto alla violenza sulle donne in diversi contesti (giudici, sindacalisti, sociologi, formatori,
insegnanti…), ma che abbiamo invitato sempre per via di relazioni personali.
Così i nostri racconti ci hanno messo in gioco, ci hanno esposti gli uni alle altre, ci hanno portato a
rispecchiarci nelle diverse facce della violenza. Abbiamo imparato quanto conta la capacità di ascoltare
e integrare il punto di vista dell’altro con il proprio per comprendere la complessità, le ambivalenze e
le difficoltà delle relazioni tra uomini e donne, e per trovare un punto di partenza più saldo e consapevole
da cui cominciare a smontare il linguaggio e la logica della violenza.
Oggi sappiamo infatti che dietro la violenza sulle donne c’è anche una questione maschile e un’incapacità
di abitare e interpretare altrimenti le relazioni tra uomini e donne, negli spazi affettivi, di lavoro
e politici.
Per questo è importante che l’impegno quotidiano contro la violenza dia spazio al lavoro pubblico
di ricostruzione di una civiltà delle relazioni tra uomini e donne.
Riteniamo che esperienze di questo genere, basate sulla costruzione di un racconto corale e a più
voci, fondato sull’onestà e sull’ascolto reciproco, possano riprodursi e diffondersi, favorendo una crescita
della consapevolezza nei contesti in cui abitiamo e operiamo.
L’esito ultimo di un percorso di questo genere può essere un salto politico:
– nello svelamento delle profonde radici relazionali e culturali della violenza maschile sulle donne,
oggi occultate fino ad una sostanziale legittimazione di questa violenza;
– nel farne discorso pubblico che chieda la partecipazione di donne e uomini, in diversi contesti e in
tante città, per suscitare nuove risorse culturali, sociali, psicologiche, esistenziali di fronte alla violenza;
– nel chiedere con autorevolezza le scelte politiche conseguenti, fuori da ogni implicazione securitaria
o di tutela paternalistica delle donne come succede oggi, nel segno delle relazioni nonviolente tra i
sessi.
Marisa Guarneri, Alessio Miceli, Manuela Ulivi, Marco Deriu, Gigliola Menazzi, Mariagrazia
Gualtieri, Maurizio Giannangeli, Gabriella Ferraro Bologna, Caterina Folli, Renato Alfieri, Annamaria
Gatto, Nerina Benuzzi, Aldo Bonomi.
CASA DELLE DONNE
MALTRATTATE DI MILANO

L’altro appuntamento, un’oretta più tardi e non lontano da lì (si può cercare di partecipare a entrambi):

A MILANO

Abbiamo lanciato una scommessa:

che qui possa nascere un luogo pubblico

in cui il lavoro che cambia prende la parola.

Un’agorà del lavoro

Che cos’è l’Agorà del lavoro?

Una piazza concreta e simbolica, un luogo fertile e radicato nella città di Milano, uno stabile terreno di incontro, a cadenza mensile, dove il lavoro che cambia diventa protagonista.

Qui si intrecceranno storie e soggettività di diverse generazioni,  non per dar vita a un inutile confronto tra teorie e pratiche, ma per creare un tessuto effervescente da cui possano scaturire iniziative politiche nuove.

Non ci interessa creare un’improbabile comunità omogenea che appiattisca le differenze, bensì far nascere relazioni che diano valore alle esperienze personali e più forza per negoziare.

Vogliamo ribellarci alle iniquità e alle insensatezze di un mercato del lavoro oggi sempre più lontano dai nostri bisogni e desideri.

Agorà nasce dalla volontà di gruppi ma anche di persone singole, provenienti da background differenti, di ricomporre la frammentarietà dei movimenti e delle diverse realtà per diventare un punto di riferimento in un primo momento cittadino, in futuro nazionale, con un’imprescindibile attenzione al mondo del web.

E a tutte le possibili forme di comunicazione che possiamo inventare con il nostro potenziale creativo.

La scommessa è proprio quella di trovare nuove parole, più aderenti alla vita, e nuove risposte. L’Agorà sarà dunque un luogo dove tutte e tutti si sentiranno autorizzate/i a esprimersi e a dare il proprio contributo senza timore di critiche o censure. Se il progetto funzionerà, ognuna/o  ritornerà nei contesti in cui si trova con più idee, più voglia di esserci, più capacità di contrattare.

Le promotrici e i promotori dell’Agorà

Luisa Abbà, Donatella Barberis, Pinuccia Barbieri, Maria Benvenuti, Sergio Bologna, Maria Grazia Campari, Pat Carra, Vanna Chiarabini, Lia Cigarini, Elena Corsi, Elena Dal Pra, Andrea Fumagalli, Giovanna Galletti, Marisa Guarneri, Alberto Leiss, Sveva Magaraggia, Chiara Martucci, Sofia Masiello, Giordana Masotto, Giorgia Morera, Cristina Morini, Silvia Motta, Adriana Nannicini, Daniela Pellegrini, Giovanna Pezzuoli, Marina Piazza, Luisa Pogliana, Anna Maria Ponzellini, Nadia Riva, Anna Soru, Lorenza Zanuso, Anna Zavaritt.

Per  maggiori informazioni: clicca

http://www.libreriadelledonne.it/Stanze/Lavoro/Documenti/ImmaginaMilanoSINGOLE.pdf

e painuz@tin.it

Disgraziatamente per me, io non potrò partecipare a nessuno dei due.

Andate e raccontateci!