Tutti dicono che la parte più interessante del milanesissimo Salone del Mobile (bel nome da Fiera anni Sessanta) è il Fuori-Salone: eventi, performance, creatività in zona Savona-Tortona, Lambrate e così via.
Anche il Fuori-Expo avrebbe dovuto fare da controcanto creativo a Expo, ma non abbiamo visto quasi niente: peccato.
Più interessante potrebbe configurarsi il Fuori-Primarie (del centrosinistra per individuare il candidato sindaco).
Situazione: nessuno si assume la responsabilità di dire che le primarie non si faranno -come peraltro non si faranno nel centrodestra- ma serpeggia il terrore che possa vincerle un candidato debole, con scarse chance di fare fronte alla proposta del centrodestra, pronto al tutto per tutto pur di riprendersi Milano.
Per ora i candidati sono tre: Pierfrancesco Majorino, Emanuele Fiano, Roberto Caputo. Gli altri eventuali si muovono sottotraccia, e forse ci resteranno definitivamente. Per Matteo Renzi consegnare Milano al centrodestra (come è successo a Venezia) costituirebbe una debacle insanabile, il principio di una valanga: tutto fa pensare che dal cappello del premier, in accordo con il resto del centrosinistra, alla fine uscirà un notevole coniglio.
Ma sarà dura convincere i milanesi che è stato meglio evitare le primarie, e il coniglio potrebbe finire impallinato. Anche perché in questo caso si costituirebbe un interessante Fuori-Primarie, dove si muoverebbero candidati non di poco conto, aureolati del carisma dei “resistenti” al Candidato Unico. Fuori-Primarie che peraltro, come dice la parola stessa, potrebbe costituire uno spazio libero anche nel caso in cui le primarie si tenessero.
L’eccitante partita nelle prossime settimane. Vedremo se mi sono sbagliata.