Dunque la ministra della Giustizia Paola Severino è straricca (e paga un botto di tasse): 7 milioni di reddito, 4 di imposte. E a seguire Passera (3 milioni e mezzo), Gnudi (1 milione e 700 mila), il premier Monti (sul milione e mezzo) e così via. L’elenco lo trovate dappertutto.

L’operazione trasparenza, per quanto encomiabile, ha un esito ambiguo: dà l’idea precisa che questo paese affaticato e in crisi è governato da un’elite di ricchi, ricconi e ricchetti che dei problemi medi dell’italiano medio (per non parlare di quello della quota crescente di cittadini sotto la soglia di povertà) non può nemmeno vagamente avere idea. Per sapere che cosa significa vivere con 1000 euro al mese è utile provare a pagarci spesa, bollette, affitto o mutuo, assicurazione auto, ticket sanitari, scuola per i figli, e via dicendo.

Io guadagno più di 1000 euro al mese, e sono tra quell* che non possono lamentarsi. Per quanto, come tutt*, sono sempre lì a fare conti, e le cifre che leggo mi lasciano a bocca aperta.

Ho la sensazione che questa trasparenza alimenti mortificazione, rabbia, odio e invidia sociale, sfiducia, frustrazione. Insomma, che i cattivi sentimenti superino la soddisfazione per la trasparenza e per il fatto che il premier e i suoi ministri pagano regolarmente le tasse.

Insomma, questa trasparenza aiuta? Che cosa ci fa guadagnare?

E’ davvero questo che ci serve?

 

 

  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •