Geniale iniziativa del Cicip&ciciap di Milano, storico locale delle donne

BUTTA “I FEMMINISTI”
NEL CASSONETTO DELLA DIFFERENZA
MANIFESTO PER L’ABOLIZIONE DI:

GAD LERNER, FABIO FAZIO, MICHELE SANTORO, DARIO FO, GIULIANO PISAPIA,  NICHI VENDOLA, ADRIANO SOFRI, AUGUSTO BIANCHI RIZZI, ANTONIO D’ANDREA, MAURIZIO FERRERA, ECC.

PARTECIPA ANCHE TU! DICCI CHI VUOI ABOLIRE!
BASTA con i residui tossici del patriarcato:

Berlusconi, Fede, Toscani, Mora e compagnia cantante si stanno lentamente
–troppo lentamente…-
abolendo da soli.

Troppo comodo prendersela solo con loro. Neanche li consideriamo.

Ma ecco affacciarsi all’orizzonte il maschio postpatriarcale. PERICOLO!!!
Il vero rischio è il femminista “amico delle donne”.

Che va in piazza con loro e si mostra sempre più collaborativo.

Ha sgamato la spirita del tempo!
Non ha nessuna intenzione di ritirarsi in buon ordine e cerca disperatamente di salire sul tram.
Dispensa colonizzanti consigli, ti dice lui medesimo come dev’essere la vera donna,
che cosa deve dire-fare-pensare. E oltretutto non la imbrocca mai.

ATTENTE! Fermiamolo da piccolo e senza pietà.
Il femminista fa più danni del macho acclarato, e spesso è pure brutto da far paura!

Facciamogli capire senza indugio che il passo indietro tocca pure a lui!

Scegliete qui il vostro
“FEMMINISTA”
da abolire, e fatecelo sapere!

Inviando una e-mail a

info@cicipeciciap.org

L’inizio delle “nominations” partirà oggi 16 marzo e si chiuderà il 16 aprile.
Al più votato verrà recapitata la SCOPA D’ORO (Argento al secondo e Bronzo al terzo classificato).
La consegna verrà filmata a sorpresa e proiettata in una grande serata finale
al Cicip & Ciciap di Milano. Vi comunicheremo successivamente la data.

Sarete voi a decidere a chi darla!

La preferenza è unica e il voto è segreto: non temete rappresaglie anche seil femminista smascherato è estremamente vendicativo…
Votate, votate,
votate e fate votare!

Partecipate numerosissime all’abolizione del femminista!

ECCO I CANDIDATI:

GAD LERNER
non lo ammetterà mai, ma all’Infedele ti invita più volentieri se sei un po’ gnocca,
per non rischiare di perdere quei dieci telespettatori (ovvero metà della sua audience media).
Tanto anche se ti invita non ti lascia parlare, perché vuole parlare solo lui,
e al massimo riesci a dire “Scusa, Gad…”.
Interviene spesso sul tema della dignità delle donne,
motivo in più per abolirlo.

FABIO FAZIO
E’ diventato campione della sinistra –nessuno sa bene il perché:
o forse è la sinistra che si è ridotta a essere l’audience di Fabio Fazio?
Non ha mai rinunciato alla valletta muta, però l’ha scelta scandinava perché adora la parità.
C’è voluta una sollevazione online perché invitasse anche qualche donna
tra gli italiani rappresentativi a “Che tempo che fa”.
Infido.

MICHELE SANTORO
I Santori preferiscono le bionde, e ogni tanto le fanno perfino parlare
(40 secondi netti cronometrati) fingendosi molto attenti a quello che dicono.
A differenza di Lerner, della dignità della donna Santoro parla poco. Vero uomo del Sud,
fatica perfino a essere paritario.

DARIO FO
Anche lui in manifestazione con le dignitose, anzi sul nobel palco
a dire l’ennesima sua – e chi gliel’ha chiesta – ma solo la Franca sa quante gliene ha fatte passare. Parliamo a ragion veduta:
molte sanno bene perché percome e perdove.

GIULIANO PISAPIA
Nel suo programma politico le donne stavano tra l’handicap e la famiglia.
In seguito alle molte proteste le ha spostate. Tra i bambini e gli animali.
Vecchio politico travestito da nuova società civile – molto datato – se potesse
parlerebbe di “questione femminile”.
Ma gli hanno detto che oggi non usa più. Allora parla di bilanci di genere,
anche se non ha ben capito che cosa sono.
E manco noi.

NICHI VENDOLA

Ha fatto la giunta 50/50, e per questo le femministe pugliesi dovrebbero adorarlo.
Le ha convinte a votarlo promettendo una Casa delle donne per ogni Provincia…
Morale, hanno perso anche quella di Lecce, ormai data per certa dalla precedente amministrazione.
Interpellatelo: non vi risponderà mai .
Grande misogino!

ADRIANO SOFRI
Immemore del fatto che le donne gli hanno già sfasciato l’organizzazione (Lotta Continua),
lui continua a mettere il naso nei fatti loro con il suo abituale piglio normativo.
A proposito della manifestazione del 13 febbraio ha scritto su “Repubblica”:
“Non avevo mai sentito pretesti così capziosi e vanesi per non aderire”.
Insomma, le differenze tra donne gli fanno saltare i relais.
Ma farsi i fatti propri, mai?

AUGUSTO BIANCHI RIZZI

Non lo conosce quasi nessuno.
A Milano organizza da anni patetici ma soprattutto esclusivi “giovedì” ad inviti.
Se sei donna meglio se elegantissima, intelligentissima, intellettualissima.
artistissima, professionalissima,…. sicuramente geishissima…
Ha scritto a tutte le sue “introdotte” raccomandando loro di andare in piazza.
E’ detto tutto.

ANTONIO D’ANDREA
Ha fondato nel 1985 il Movimento degli Uomini Casalinghi.
Non è servito a nulla. Ora ha passato le redini del Movimento a Fiorenzo Bresciani.
E gli uomini, neanche un plissé.
Forse qualcosa non sta funzionando.

MAURIZIO FERRERA
Ha scritto “Il fattore D” per spiegare che le donne sono una risorsa,
e che se ci lasciassero lavorare il Pil crescerebbe vertiginosamente.
Ma qualcuna per caso gli ha detto che abbiamo intenzione di essere una risorsa e di salvare il Pil?
Chiedere prima no?

LE RIPULITRICI
è solo l’inizio, tanti altri incombono, segnalateceli


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