Vorrei che continuasse qui il dibattito tra uomini sulla violenza maschile. Consentendo a me e alle altre donne che leggono di “origliare” in silenzio, senza intromissioni. E di capire.
26 commenti per "VORREI"
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Ospite
Margherita
15 anni 7 mesi fa
Baltasar Gracián
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un’aforisma tira l’altro:
“Alcuni raggiungono la loro massima cattiveria nel silenzio”.(Elias Canetti)-
–
Buona giornata
Il prudente rifugge tanto dall’essere contraddetto quanto dal contraddire: tanto è rapido e pronto nel censurare, quanto è cauto nel dar pubblicità alla censura. Il pensiero è libero e non si può né si deve violentare; si rifugia nel sacro silenzio, e se talvolta si rivela, lo fa all’ombra di pochi prudenti . Tutto è ormai giunto a piena maturità. Occorre abilità somma per poter essere veramente uomini. Lascio a voi indovinare chi l’ha detto.
Ospite
giuseppe mariani
15 anni 8 mesi fa
Concordo. Personalmente ho l’impressione che, in genere, un silenzio così inscalfitibile – di chiunque sia, uomo o donna – non nasconda una qualche “misteriosa” insondabilità. Che non abbia alcuna dignità, ma sia più modestamente, l’espressione di povertà d’animo e di ragione. Affrontare e dire i propri pensieri, anche di contrasto, i propri sentimenti, costa sacrificio ed esige coraggio. Raramente un essere umano ci riesce, ma è l’unica via da seguire.
Ospite
Lorenzo
15 anni 8 mesi fa
Nel momento in cui manca la disponibilità dell’ascolto, cade il dialogo. In questo, una violenta prerogativa maschile è l’impenetrabile arma dei silenzi, dei lunghi silenzi, chè, a prestito da Stig Dagerman ” non v’è ascia capace d’intaccare un silenzio vivente”.
Ospite
giuseppe mariani
15 anni 8 mesi fa
Intendevo, appunto, dire che il dibattito era articolato, come si conviene a un buon dibattito. Io credo, ad es., che “amare e non capire” abbia un fondo di verità se rivolto, metaforicamente, a tutti, uomini e donne. Spesso, infatti, pretendiamo di “analizzare e capire una persona magari ricorrendo alla psicologia, e con ciò facendo “classi” e investigando “cause”. Da parte mia, penso che sia un’illusione voler conoscere a fondo l’animo altrui. Meglio sarebbe apprezzare e valutare altrui sinteticamente dalle opere, dai sentimenti e dai pensieri concreti, senza scindere i difetti che sono inestricabilmente legati al suo valore. Ma se il… Leggi tutto »
La mia generazione ha affermato che “ la donna non deve essere capita, ma amata. Punto.” Quante violenze fisiche e non solo vengono cancellate il giorno dopo con un mazzo di fiori. Ora se l’uomo moderno vuol fare un passo avanti e mostrare coraggio deve rivedere il ruolo della donna nella società moderna e cambiare atteggiamento. L’uomo non si misura dal grado di testosterone che sembra essere l’elemento determinante del comportamento aggressivo. La donna fortunatamente ha una speciale forma d’intuito che le permette di capire e di riconoscere il partner giusto per lei. La convivenza dell’uomo e della donna percorre… Leggi tutto »
Ospite
Lorenzo
15 anni 8 mesi fa
Infatti, sig. Mariani, è il frutto di una discussione casuale tra persone eterogenee che – altrettanto casualmente – convergono su molti punti in comune.
Per alimentare il necessario contraddittorio, personalmente mi piacerebbe sapere quale istantanea ne scaturisca da una discussione con un gruppo di suoi amici, ovvero il vedere se anche li’ vi sono convergenze, divergenze.
Ospite
giuseppe mariani
15 anni 8 mesi fa
Devo aggiungere per chiarezza, che io personalmente non condivido quel risultato alquanto omogeneo e che ho, più volte, argomentato contro di esso, come è evidente dai miei messaggi.
Ospite
Lorenzo
15 anni 8 mesi fa
Informazioni a parte – per inciso non c’entro con i guru del web, la mia era una semplice indicazione- vorrei ritornare sui binari dell’argomento. Parlando con colleghi della violenza maschile, ne abbiamo distillato questa “classificazione-tipo”. La violenza maschile è istintiva, imperniata sulla forza fisica e conseguente sopraffazione. E’ una violenza primitiva, primordiale, esplosiva, con difficile premeditazione. L’obiettivo è il terrore, l’incutere paura. Non conosce età, razze o classi : facile si slatentizzi in soggetti deboli, poco inclini al dialogo e più aperti allo stesso con l’ausilio di alcoolici od altro. E’difficile sia studiata a tavolino: pur nella mostruosità ha un… Leggi tutto »
Ospite
Lorenzo
15 anni 8 mesi fa
Renko, no, non ci sono tempi di pubblicazione: mo’ ti spiego. Questo post ad un certo punto si è frammentato proseguendo anche in quello del 14/08 “Mi piacerebbe”.
Per cui trovi la mia ed altre risposte li’…
Ospite
Renko
15 anni 8 mesi fa
Scusate, evidentemente non ho ancora capito come funziona questo blog. Ieri ho scritto le precisazioni di cui parlano Lorenzo e Mariani, ma non le vedo pubblicate e loro, evidentemente, non le hanno lette. Saranno i normali tempi di pubblicazione. Forse sarebbe meglio numerare e titolare gli interventi, per facilitare la comprensione delle risposte. Es: cominciare con “risposta all’intervento n. di…” Grande Guru del Blog, facci sapere x cortesia. Grazie
Ospite
giuseppe mariani
15 anni 8 mesi fa
Anche a me pare evidente che certe espressioni estreme provengano da molta sofferenza. Ognuno di noi che abbia subito torti o ferite nella propria umanità e sensibilità può sentirsi tentato a reazioni dure che possono diventare ingiuste anche partendo da buone ragioni. Così, se il nostro interlocutore volesse spiegare con più serenità le sue idee, che pure paiono degne di considerazione, e le allusioni che lascia non chiarite, farebbe cosa utile a sé stesso e a noi tutti per la migliore comprensione dei problemi che ha posto; e quindi per la conoscenza comune.
Ospite
Lorenzo
15 anni 8 mesi fa
La ringrazio della sua gentile risposta.
Non credo nemmeno io il signor Renko volesse assoggettarsi a sedute di sorta.
Va da sè che, le di lui considerazioni ed osservazioni feroci qui esternate “coram populo” , inducano ad una legittima curiosità sul perchè di questo (ri)sentimento, non crede ?
Ospite
giuseppe mariani
15 anni 8 mesi fa
Tutte le nostre tesi sono controvertibili e opinabili e non credo che qualche partecipante a questo blog abbia mai pensato di affermare verità apodittiche. E, inoltre, spero che nessuno si debba sentire contrariato se non tutte le idee collimano con le sue. La dialettica, infatti, è partecipazione ed il percorso attaverso il quale, se si è ben discusso, ognuno avrà una conoscenza in più. Per questo, mi sarei aspettato che nel definire le mie tesi “comunque controvertibili e opinabili” mi si fosse anche spiegato il perché, con adeguata argomentazione nel merito. La Commedia dell’Arte non era ironia, ma il richiamo… Leggi tutto »
Ospite
Lorenzo
15 anni 8 mesi fa
Gentile Signor Mariani,
mi pare pacifico che vi siano uomini e donne che sappiano continuamente scambiarsi i valori da Lei citati.
Mi sfugge – ne abbia pazienza – il ricorrere alla Commedia dell’Arte per supportare delle tesi comunque controvertibili ed opinabili.
L’oggetto del contendere è quanto e cosa abbiano scatenato tanta amarezza nel sig.Renko : una mancata corresponsione ? un essere stato tenuto in sospeso senza collocazione amico-amante o quant altro ?
Dalla mia esperienza posso dirle che le delusioni creano spesso un errore di parallasse nel vedere gli eventi vissuti, magari ci portano a sentirci vittime, quando abbiamo le nostre buone colpe…
Ospite
giuseppe mariani
15 anni 8 mesi fa
Il discorso del Sig. Renko tradisce l’emozione e l’amarezza per avverse esperienze, ma penso che, al di là della forma, non se debba trascurare il nucleo sostanziale. E’ curioso vedere come ci si dilunghi in un dibattito ” a tesi” sull’innato istinto di dominio dell’uomo e sulla correlativa violenza fisica, e poi si rifiuti un’altra “tesi”: la “violenza psicologica” delle donne. L’una tesi vale l’altra se le fissiamo come tipi della Commedia dell’Arte. Infatti, a un livello di femminilità elementare, è innegabile la predilezione di certe donne per “i bravacci” , per il “maschio dominante” che è caricatura della virilità… Leggi tutto »
Ospite
stefano
15 anni 8 mesi fa
Ho letto il post di Renko,è vero parte rancoroso,ma poi non mi pare tutto da buttare quello che dice……..
Ospite
Lorenzo
15 anni 8 mesi fa
ah…scusate.. Renko scrive relativamente al post del 14/8 “Mi piacerebbe”.. Scusa Marina ma ho localizzato adesso …
Classificare significa attribuire concettualmente e ontologicamente la violenza a una “categoria” o a un’altra, non discernere per elencazione di “modalità” pratiche. Cioè dire “l’uomo esercita violenza” e la donna no, quasi per destino “genetico”. Mi permetto di osservare, poi, che la domanda sullo stupro non può ricevere risposta logica per disomogeneità delle alternative, perchè una donna se vuole fare violenza, non può certamente stuprare un uomo, almeno nell’accezione comune del termine e non metaforica, per meccanica indisponibilità strumentale. E allora, è ovvio che il numero degli stupri, così intesi, è soltanto maschile e non se ne troveranno esempi al femminile.… Leggi tutto »
Ospite
stefano
15 anni 8 mesi fa
Bisogna distinguere la violenza fiisica o verbale che sia. Verso gli uomini mi è capitato, più in giovane età che ora, come sfogo irrazzionale contro qualcosa che ti sovrasta e a cui tu non riesci a tenere testa. Il tipico esempio è nello sport, l’avversario ti salta e tu “per punirlo”di essere stato più bravo di te lo stendi. Oppure in mezzo al traffico, quanti vaffa sono volati per una precedenza non data. Ma se parliamo di violenza fisica contro una donna, quella mai. Sinceramente non ho mai avuto neppure l’idea, lo stimolo di esercitarla. Forse per me è uno… Leggi tutto »
Ospite
Lorenzo
15 anni 8 mesi fa
Gentile signor Mariani,
certamente il pugno sul tavolo rappresenta lo spazientimento; nulla preclude possa essere il preludio ad ulteriore violernza, non importa se fisica o verbale. Di fatto, le ritengo intercambiabili tanto al maschile che al femminile.
Sul classificare o attribuire la violenza, mi spiace contraddirla, ma vi sono casi in cui questo è necessario. Lei conosce un numero di stupri compiuti da donne pari a quello ( ahinoi altissimo ) che compiono i maschi?
Ospite
giuseppe mariani
15 anni 8 mesi fa
Stiamo attenti alle introspezioni psicologiche, perché spesso sono fuorvianti. Nessun essere umano è affatto “cristallino” e tutti hanno motivi di intorbidirsi se interrogano la propria coscienza. Ma, a mio parere, l’errore logico e speculativo sta nel ritenere le espressioni e i concetti umani classificati per categorie empiriche, come il sesso. Le donne “che parlano” e gli uomini “che esercitano potere e violenza”. E gli uomini, invece, non parlano? E le donne non sanno cosa sia il potere? E via così, anche in contraddizioni più complicate come quella per cui all’uomo “che non parla” si attribuisce al contempo, il “logos”, cioè… Leggi tutto »
Ospite
Lorenzo
15 anni 8 mesi fa
A questo punto, il “maschio silenzio” mi insospettisce.
Nessuno di noi ha mai avuto un benchè labile impulso di violenza, fisica, verbale larvata quello che sia ? Conosciamo violenti solo amici o a amici degli amici ?
Ho battuto il pugno sul tavolo esercitando violenza perchè voleva essere un deterrente. L’avrei ribattuto ancora più forte se non mi fossi reso conto che era solo pura violenza.
E’un piccolo esempio di vita vissuta , ma, siamo davvero tutti spettatori delle altrui violenze o anche a scavare nel fondo delle nostre anime cristalline, inevitabilmente qualcosa s’intorbidisce ?
Ospite
Lorenzo
15 anni 8 mesi fa
Io penso esistano certamente forme di sopraffazione tra singoli, questo è innegabile.
Esistono invece violenze molto più ad ampio spettro, frutto di un retaggio dominante maschile.
Mi riferisco – ad esempio – al negare diritti o creare ostacoli nel mondo del lavoro, vedasi la riottosità nel concedere alle donne i “part-time”, ovvero nel complicare loro la già difficile sincronia tra l’essere lavoratrici, madri, mogli o quant’alltro.
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