Anche i renziani più convinti, vista questa immagine, non si sono arresi: “E’ un fake”. Nemmeno loro ci potevano credere. E invece è tutto vero: sfilata del marchio di costumi Pin up stars. Sul retro-slip, il sostegno a Matteo Renzi.

Slogan lanciato su Twitter: «We want #Renzi: abbiamo cambiato il #beachwear e vorremmo cambiasse l’Italia». E meno male che non hanno twittato: “Abbiamo cambiato le mutande”.

Escludendo con certezza che Renzi abbia commissionato l’iniziativa, resta il fatto che il sindaco di Firenze risulta molto “inspiring” per un mondo e uno stile di vita che proprio di sinistrissima non è mai stato.  E’ l’effetto che si vuole ottenere, potrebbe rispondere un renziano: cercare e trovare consensi dove il Pd non ne ha mai avuti.

Ma questo mondo che di sinistrissima non è mai stato tende tra l’altro, come si sa, a proporre un’immagine delle donne (very cul) che non ha corrispettivi nel resto del mondo occidentale. E se “vorremmo che cambiasse l’Italia”, forse si può cominciare proprio di qui, dal un maggiore rispetto per le donne e per il loro corpo.

Un’azienda di costumi da bagno, com’è ovvio, fa sfilare ragazze in bikini. Ma quella scritta sul posteriore è alquanto degradante, per le donne -che, forse darò una notizia, non pensano e non votano con il c..o- e anche per Matteo Renzi. Ottimo colpo per Pin Up Stars. Non per Matteo. Figuriamoci per il Pd, già messo a dura prova dall’emorragia di consensi a sinistra.

Il sindaco di Firenze, io credo, dovrebbe ringraziare -neanche troppo- e fermamente dissociarsi. Tipo: “E’ bello piacervi. Ma non a questo prezzo”.

Però vedesse lui.

Se volete c’è pure il video.
Fa ancora più male
 

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