Polignano a Mare, uno dei siti prescelti per le trivellazioni alla ricerca di petrolio

E’ tradizione italiana che i media oscurino le notizie sui referendum. Mai come stavolta, però. Contribuirà a rompere il silenzio l’adesione di Italia Nostra a 3 degli 8 referendum indetti da Possibile insieme a Green Italia e Sinistra liberale, Azione civile e Verdi, con la collaborazione dei Radicali e anche dei Giovani Democratici in alcune zone del Sud.

Italia Nostra sosterrà i referendum contro le trivellazioni per la ricerca di petrolio in mare (circa 40, concentrate fra il canale di Sicilia, l’Adriatico centrale e il mar Jonio) e per l’abolizione della legge Obiettivo. Ed esorta le Regioni, chiamate da oggi a decidere sulla delibera, a sostenerli. Se infatti se almeno cinque Regioni delibereranno e depositeranno entro il 30 settembre, la prossima primavera i cittadini potranno esprimersi sui referendum ‘In difesa dei mari italiani’ anche nel caso la raccolta di firme in corso non dovesse raggiungere l’obiettivo delle 500 mila.
L’urgenza, segnala Italia Nostra, è drammatica: “In mancanza di questi referendum tutti i procedimenti per i progetti di esplorazione si realizzeranno in tempi molto brevi, minacciando in modo irreversibile il nostro ecosistema. La maggior parte delle perforazioni, infatti, si svolgono entro le 12 miglia dalla linea di costa, nel Mare Adriatico addirittura 5 miglia”. I sindaci del Salento si sono a loro volta mobilitati. Hanno già firmato il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, Giusi Nicolini, sindaca di Lampedusa, e il sindaco di Messina.

Oltre ai referendum ambientali, Possibile promuove altri 5 importanti quesiti sui temi del lavoro, della democrazia e della scuola: contro il demansionamento e i licenziamenti facili, contro i capilista bloccati e i presidi-manager. Li trovate tutti qui.

La raccolta di firme continuerà in tutta Italia per altri dieci giorni, l’oscuramento mediatico non ha impedito la stramobilitazione,con centinaia di migliaia di firme: l’obiettivo è vicino. In alcune realtà metropolitane i prossimi 19-20 settembre è programmato un “week end per la democrazia”, con tavoli referendari diffusi.

 

 

 

 

 

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