Cari Senatori che ieri nel corso di una tempestosa discussione sulla riforma costituzionale avete respinto l’emendamento presentato da Italia dei Valori -50/50, donne e uomini, per i seggi in Senato– sappiate che le donne sono la maggioranza in questo Paese, e coerentemente con quanto promesso da tempo, alle prossime elezioni non vi voteremo e faremo campagna contro di voi.

Non voteremo più per quei partiti che non assumeranno come un problema l’eccesso maschile nelle istituzioni rappresentative.

Contro le quote al Senato ieri hanno votato (annotare sul libro nero):

Pdl, Lega, Udc e Coesione nazionale-Grande Sud.
Francesco Rutelli di Api, Giuseppe Valditara di Fli
i radicali Marco Perduca (qui il suo incredibile intervento, dove spiega, in sostanza, che allora esistono anche i trans) e Donatella Poretti.

Le motivazioni, non raccontiamoci balle, quale “incostituzionalità”, sono: 1.tenersi le mani libere  2. non trovarsi costretti a dover rinunciare a posti, nemmeno a uno, per cederli alle donne.

C’è chi vorrebbe liste elettorali monosex, composte da soli uomini, per onorare un patto fra uomini per escludere le donne. Questa è la verità: un patto tra maschi per escludere le donne“, ha commentato Vittoria Franco del Pd.

La democrazia è nata proprio così: un patto tra uomini per escludere le donne (Habermas). L’esclusione delle donne non è stato uno spiacevole incidente, ma esattamente quello che si voleva ottenere.

Non può più funzionare.

p.s.: I giornali oggi sostanzialmente ignorano la notizia

p.p.s.:  Se Non Ora Quando dovrebbe fare un chiasso del diavolo su questo, ma al momento silenzio

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