il sorriso di sollievo dei coniugi Strauss-Kahn

Se davvero la cameriera che ha accusato Dominique Strauss-Kahn di violenza sessuale si è inventata ogni cosa, be’, allora è una grandissima str…a.

Non solo nei confronti dell’uomo che ha incolpato ingiustamente di un reato odioso, ma anche nei confronti delle donne che questo reato odioso l’hanno effettivamente patito: oggi sarà più forte la tentazione di dire loro “avete visto? raccontate balle, siete delle pazze, delle visionarie, dicevate no ma intendevate sì”, e tutte le meraviglie che compongono la cosiddetta “vittimizzazione secondaria“. E anche nei confronti di un pubblico internazionale di uomini e donne, costretto a subire lo spettacolo dell’intrico sesso-potere, già ampiamente rappresentato, anche quando il caso non era questo.

Se, naturalmente. Se fosse così, mi pare che l’essenziale che c’è da dire sia questo.

Ma al momento di questa signora si sa solo che in passato ha detto alcune bugie, che ha degli amici poco raccomandabili, e che forse in albergo si prostituiva. Da questo non si deduce affatto che non sia stata violentata. Anche una bugiarda, una che ha amici non per bene e una  prostituta subisce una violenza se costretta a un rapporto sessuale contro la sua volontà. E al momento la signora non ha ritrattato le sue accuse.

Mettiamo il caso terribile che io, o una di voi che leggete subiamo una violenza sessuale. La difesa di colui che accusiamo andrà a frugare nelle nostre vite per scoprire se non vi sia qualcosa di storto, anche un piccolo problema con la giustizia, o una vita sessuale promiscua. Costituiranno tutti elementi per gettare discredito su di noi, e quindi rendere meno credibile la nostra accusa. Succede spesso, nei processi per violenza sessuale.

Ma anche una che non conduce una vita esemplare può essere costretta a un rapporto sessuale contro la sua volontà. Anche una prostituta, una ladra o un’assassina.

Quindi, stiamo attentamente a vedere.

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