Bill De Blasio balla con i figli Chiara e Dante

Non è il caso di farsi troppe illusioni -alla prova dei fatti tutti i miti si appannano- ma la vittoria di Bill De Blasio, nuovo sindaco di New York, segna un bel cambio di passo. Da una politica securitaria-finanziaristica a una decisa impostazione sociale. Bill dice che sarà il sindaco del 99 per cento dei newyorkesi: evidente il richiamo al 99 vs 1 di Occupy Wall Street. Nel suo programma parte dagli ultimi (lui stesso è figlio della lower class di Brooklyn): più tasse per chi guadagna oltre 500 mila dollari l’anno per finanziare gli asili nido, cambiare la legge sui salari minimi, convivenza multietnica (la sua famiglia è un vero melting pot), città sempre più gay friendly. Perfino attenzione ai diritti degli animali, ultimi fra gli ultimi: vuole abolire le carrozzelle intorno a Central Park per evitare sofferenze ai cavalli.

E poi lavoro, lavoro, lavoro.

Insomma, una sinistra che fa la sinistra. E vince.

Se è vero che quasi tutte le tendenze politiche, culturali e di costume, come le perturbazioni atlantiche ci arrivano regolarmente da Ovest, consiglierei a tutti gli amici di sinistra -tantissimi- convinti che per vincere la sinistra debba diventare di destra, di guardare a quest’omone mezzo tedesco e mezzo italiano, con moglie nera e bisex e figli di nome Chiara e Dante ancora più meticci di lui, per dubitare della loro strategia, che è già invecchiata.

La sinistra che fa la sinistra vince. Essendo semplicemente, come dovrebbe essere per sua natura, il partito del lavoro.

 

 

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