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scuola Ottobre 5, 2012

Caro Sindaco Giuliano

la polizia carica gli studenti oggi a milano

Caro Sindaco Giuliano,

te lo ricordi come eravamo da ragazzi, vero?

E anche tu ti sarai chiesto tante volte com’è che i ragazzi di oggi sopportano tutto, mandano giù tutto, privati del futuro, umiliati dalla mancanza di lavoro, dal fatto di dover vivere ad libitum in famiglia, dall’impossibilità di progettare, di fare coppia, di avere bambini. Rimbambitevi con le canne e gli happy hour, lavorate precariamente e dite anche grazie, accettate lo scadimento della scuola e della formazione disastrate dai tagli e state zitti.

Io non ero a Milano, oggi, ma le immagini tv delle cariche della polizia mi hanno restutuito un’immagine intollerabile della nostra città.

Io spero, caro Sindaco, che tu ritenga opportuno, insieme alla ferma condanna di ogni gesto violento da qualunque parte provenga, ribadire che Milano non tollera che i suoi ragazzi vengano caricati selvaggiamente, che la loro protesta è sacrosanta, e che le forze dell’ordine sono tenute a comportarsi responsabilmente, elevando la tua protesta alla Ministra degli Interni.

Milano non accetta lo stile “Diaz”.

Politica, scuola, Senza categoria, TEMPI MODERNI Dicembre 2, 2010

IL GIOCO DELLA TORRE

Flashmob, mobilitazioni lampo. Rampicate sui tetti. Pacifico assalto ai simboli della cultura italiana, dalla Torre di Pisa al Colosseo. Come sempre il medium è il messaggio. Il linguaggio del nuovo movimento degli studenti (e dei ricercatori) italiani parla in modo immediato ed efficace dei contenuti della protesta, e indica una direzione politica.

La leggerezza del movimento, che si avvale della rete e della sua velocità, riducendo a brevi apparizioni fortemente simboliche i momenti di presenza fisica.

L’alto dei tetti, come per farsi vedere dal mondo. L’idea di una barca alla deriva, il nostro paese, da cui lanciare un SOS al resto del pianeta.

I monumenti, simboli della struggente bellezza italiana, a indicare proprio la bellezza come il principale dei nostri talenti, come la direzione verso la quale muoversi, come la risorsa da “sfruttare” politicamente.

Nessuna agenzia di comunicazione avrebbe saputo fare di meglio.

Archivio Ottobre 25, 2008

MANDARLI TUTTI IN OSPEDALE

Il senatore ed ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga, intervistato da un quotidiano (nel caso vi fosse sfuggito):

Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro dell’Interno. In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perchè pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito… Lasciarli fare (gli universitari, ndr). Ritirare le forze di Polizia dalle strade e dalle Università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di Polizia e Carabinieri. Nel senso che le forze dell’ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì… questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l’incendio”.

Questo post non lo categorizzo come “politica”. Questa non è politica. Questo non è amore per la polis.