Io non ci credo. Non credo al fatto che agenti di polizia possano aver deciso autonomamente di caricare a freddo e brutalmente una manifestazione di lavoratori disperati -mirando in particolare ai sindacalisti- senza che qualcuno gli abbia ordinato: “andate giù duri”. (secondo la testimonanza di un lavoratore, “ai primi caduti, un poliziotto, un omone, si è tolto il casco e allargando le braccia ha detto ai suoi: basta, basta”). Da qualche parte l’ordine dev’essere arrivato.
Quanto meno credo che un ministro dell’Interno, tenuto a essere massimamente consapevole della situazione sociale del Paese -160 vertenze drammatiche, disoccupazione a livelli mai visti, metà dei giovani a casa, il Sud che si va desertificando-, abbia il dovere di non fare capitare giornate come quelle di ieri, e debba saper governare una situazione potenzialmente esplosiva, chiamando le forze dell’ordine al massimo di responsabilità.
Ci spiegheranno, speriamo, com’è andata. Quel che è certo, e nella migliore delle ipotesi, la performance del ministro Alfano è stata pessima, ci sono lavoratori e sindacalisti con la testa spaccata, e che qualcuno oggi parli di Renzi-Scelba dovrebbe essere motivo sufficiente perché gli si chieda di andare a casa, o dove preferisce.
Che miracolosamente la corda non si sia ancora spezzata non significa che non possa spezzarsi a breve, e nella posizione di chi governa l’ordine pubblico serve qualcuno all’altezza del dramma sociale in corso. Un governo guidato dal Partito Democratico non può permettersi una giornata come quella di ieri e un ministro come Alfano.
Servirebbero anche –a mio parere servivano subito, io me le aspettavo già ieri sera- parole nette del premier Renzi, in possesso della sferza verbale necessaria a stigmatizzare quello che è capitato. Appare preoccupante, questo silenzio, in un uomo in genere così pronto.
Il silenzio di Pina Picierno sarebbe invece un sollievo per tutti.
Aggiornamento: qui il video di Gazebo che testimonia l’ordine a caricare, dato a freddo. Il resoconto di Alfano non corrisponde al vero.