Determinato. Coraggioso. Un bellissimo sorriso che dice tutto. Capace di cura. Formidabile amministratore. Poeta, polemista, intelligente, teatrale, una vaga somiglianza con il grande attore Carlo Cecchi. Paterno e materno. Visionario e concreto. Antico come la Sicilia, e modernissimo. Vagamente irredentista. E avrà pure un sacco di difetti, e sbaglierà pure un sacco di cose, ci mancherebbe altro.
Via le province, taglio degli enti inutili -ultimi, in ordine di tempo, quelli della formazione, che servono prevalentemente a foraggiare i partiti e gli amici degli amici, basta con la misoginia della politica e impegno per la doppia preferenza di genere, stop al Muos, il super radar americano: sarà anche per il pressing 5 stelle –il M5S gli fornisce un cospicuo appoggio esterno– ma il governatore Rosario Crocetta va come un treno, blindato da una scorta giorno e notte dopo essere scampato a un attentato mafioso.
Sarà anche il momento sbagliato per pensarci, mentre Bersani esplora la possibilità di mettere insieme un governo. La si potrebbe tenere come carta di riserva, sarebbe forse anche un colpo di teatro, un guizzo di fantasia, un azzardo, una follia. Ma l’idea di Crocetta premier alla guida di una maggioranza Pd-M5S è molto solleticante.
Anzi, io la metterei così: che fossero i 5 Stelle a farla circolare, e che il Pd la assumesse- E poi magari succede il miracolo.
Quando c’è la volontà politica, la strada si trova.
Che cosa ve ne pare?