Non mi abbasso a commentare il pizzino minaccioso di Corradino Mineo (sì, direi proprio che deve scusarsi) secondo il quale il premier Matteo Renzi deve stare attento perché “Io so (e chi sei? Pasolini?). Renzi non si fa scrupoli, rivela conversazioni private, infanga per paura di essere infangato. E sa che io so. So quanto si senta insicuro quando non si muove sul terreno che meglio conosce, quello della politica contingente. So quanto possa sentirsi subalterno a una donna bella e decisa. Fino al punto di rimettere in questione il suo stesso ruolo al governo. Io so, ma non rivelo i dettagli di conversazioni private“.

Che c’è da dire, su questa caduta verticale? Né mi interessa dare un nome alla “bella e decisa”. Se Dio vuole ce ne sono tante.

Mi interessano semmai i fantasmi che si agitano sullo sfondo. Sempre gli stessi, dalla notte dei tempi. Robetta omerica. “Donne belle, decise” e avide (di soldi, di potere, del sangue maschile) che usano gli uomini per il proprio tornaconto. Streghe vendicative, antimaterne, antiMadonne –cioè per nulla oblative- capaci di assumere le sembianze di creature aggraziate e seducenti, di avviluppare gli uomini nella rete delle loro malie, di farne carne smaniosa e beluina, abbandonata dallo Spirito e destinata alla rovina.

Solo che fino a un po’ di tempo fa le Circi si accontentavano di una Kelly, una macchina, una carta di credito, un appartamento, una boutique. Oggi la macchina e l’appartamento vogliono comprarsele da sole, e puntano dritto al potere maschile.

Non bastano più nemmeno gratificazione e benefit del First Ladyism. La Signora Underwood vuole giocarsela con il suo nome da ragazza. La Grande Donna dietro al Grande Uomo di cui la storia abbonda -influenza decisiva- abbatte il paravento e si mostra come frontwoman.

Un’ossessione per la Bella, che sembra appartenere anzitutto di chi la stigmatizza. Un fantasma di castrazione in cui, paradossalmente, Corradino si rivela solidale e complice con Matteo: “So quanto possa sentirsi subalterno a una donna bella e decisa”. Leggi: so quello che queste st…e possono arrivare a farci (le vere nemiche sono loro) e minaccio di tradire il segreto.

Assisto incantata a questa involontaria autocoscienza maschile.   

p.s.: Stamattina Mineo ha fatto il nome e cognome della Bella e Decisa, Maria Elena Boschi, dicendo che intendeva una subalternità politica, non personale (oddio, ieri a Renzi ha dato pure esplcitamente del “fedifrago”, ovvero del cornificatore, ma vabbe’).

Non è la prima volta che Mineo allude a Maria Elena Boschi. E’ effettivamente molto bella, forse ne è turbato.