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Politica Novembre 20, 2008

FARE A MENO DEI PARTITI/2

Qualche post fa vi ho riferito quello che dice Simone Weil a proposito dei partiti, e sull’opportunità di liberarsene (“Manifesto per la soppressione dei partiti politici“, Castelvecchi). Uso il presente perché i ragionamenti della ragazza Weil (settant’anni fa) funzionano anche oggi.

Vi dico adesso che cosa lei immagina al posto dei partiti. In sostanza, libere candidature (oggi forse parleremmo di liste civiche), in cui “i candidati non direbbero agli elettori “Ho questa etichetta”… ma “penso tale, tale e tale cosa riguardo a tale, tale e tale grande problema”. Gli eletti si assocerebbero e si dissocerebbero secondo il gioco naturale e mobile delle affinità… Fuori dal parlamento, dato che esistono riviste di opinione (oggi potremmo parlare di blog, social forum, associazioni culturali etc, ndr), si creano intorno ad esse, in modo naturale, altrettanti circoli… Naturalmente esisterebbero i partiti clandestini. Ma i loro membri avrebbero cattiva coscienza… Non potrebbero fare alcuna propaganda in nome del partito… Un esame attento non sembra lasciar intravedere nessun inconveniente di nessun tipo legato alla soppressione dei partiti”.

E aggiunge Emile Chartier (Alain), commentando la proposta di Simone: “I partiti non esistono già più, dato che non fanno nulla”.

Quindi Simone salva la rappresentanza, ma facendo a meno della mediazione dei partiti. Provate a pensarci.

Politica Novembre 17, 2008

FARE A MENO DEI PARTITI?

Scrive Simone Weil (1909-1943):

simone weil

simone weil

“I partiti sono organismi costituiti in maniera tale da uccidere nelle anime il senso della verità e della giustizia… Il fine primo e, in ultima analisi, l’unico fine di qualunque partito politico è la sua propria crescita, e questo senza alcun limite… Ogni partito è totalitario in nuce… Se si affidasse al diavolo l’organizzazione della vita pubblica, non saprebbe immaginare nulla di più ingegnoso… La soppressione dei partiti costituirebbe un bene quasi allo stato puro… La democrazia, il potere della maggioranza non sono un bene. Sono mezzi in vista del bene”. (Manifesto per la soppressione dei partiti politici, Castelvecchi).

Si sta riparlando di abolizione -definitiva- del finanziamento pubblico ai partiti. Weil si inoltra nell’impensabile, e propone l’abolizione dei partiti tout court.

Si può fare a meno dei partiti? C’è bisogno della loro mediazione, per costruire il bene pubblico?