Isoke Aikpitanyi, ex-vittima di tratta

Tutto è business. Potrebbe esserci anche un business della lotta alla tratta. Associazioni, fondazioni, progetti finanziabili con fondi europei, eventualmente corsi di formazione. Intanto le vittime di tratta restano in strada, costrette a continuare a prostituirsi per poter mangiare il giorno dopo. Migliaia e migliaia di euro spesi in congressi e progetti mentre le ragazze sono alla fame.

Come Bose, che dalla prostituzione era uscita, costretta a rientrarvi per mantenere se stessa e i suoi bambini. Tornata in strada, Bose è stata uccisa.

Le ragazze vittime di tratta hanno deciso che le protagoniste della lotta devono essere loro stesse, con la loro faccia e la loro voce, senza l’intermediazione di enti, istituzioni o tutor. La prima è stata la nigeriana Isoke Aikpitanyi, che si è ribellata ai trafficanti ed è stata quasi uccisa. Lo ha raccontato nei suoi libri, a cominciare da “Le ragazze di Benin City. La tratta delle nuove schiave dalla Nigeria ai marciapiedi d’Italia”. E oggi gestisce in modo autonomo e autofinanziato 4 case di accoglienza in diverse città italiane. A Palermo 50 ragazze quasi tutte nigeriane hanno costituito insieme a Isoke un’associazione che dà una mano alle altre ragazze, e il 18 ottobre celebreranno la Giornata Europea contro la tratta.

“Non soltanto prendiamo parola” dice Osas, una delle portavoce del gruppo siciliano. “Abbiamo richieste e proposte perché contro la tratta non si decida e non si agisca senza di noi. E alla fin fine, contro di noi”. Aggiunge Isoke: “Adesso parliamo noi. Nessuno può farlo al posto nostro, nessuno può prendere decisioni sulla nostra testa. Noi vittime di tratta non vogliamo più essere oggetto di interventi, ma soggetto concreto della lotta”. Le ragazze chiedono di sedere ai tavoli dove si discute e si decide su tratta e prostituzione.

La Giornata del 18 sarà celebrata a Palermo, in città del Piemonte, della Lombardia, della Liguria e della Valle d’Aosta dove Isoke gestisce attività di accoglienza, e in altre città italiane con piccoli e grandi eventi proposti e realizzati direttamente dalle vittime di tratta.

Il 17 ottobre alle 17 Isoke sarà in Piazza De Ferrari a Genova insieme a tutte le associazioni anti-tratta che hanno riconosciuto in lei e nelle altre ragazze la capacità di innovare la lotta agli schiavisti.