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daniela benelli

AMARE GLI ALTRI, Donne e Uomini, questione maschile Gennaio 23, 2013

Care Assessore e Consigliere di Milano…

 

Carissime Assessore milanesi, Lucia (Castellano), Ada Lucia (De Cesaris), Cristina (Tajani) , Chiara (Bisconti), Daniela (Benelli), cara vicesindaca Maria Grazia (Guida), cara Francesca (Zajczyk), delegata per le pari opportunità, care consigliere comunali milanesi e tutte voi che amministrate Milano*,

sono sicura che camminando in città e passando accanto a quelle moltissime vetrine oscurate da ghirigori pastello e con l’insegna “Centro massaggi” (cinese, thailandese, orientale o altro), vi sarete domandate come me: chissà che cosa capita là dentro. E ve lo sarete anche rapidamente figurate, per poi passare oltre, con il nostro noto passo di pianura. Ci si abitua rapidamente a tutto, anch’io non ci pensavo quasi più, ma il fatto che a Brescia sia stata aperta contro 42 persone (28 cinesi e 14 italiani) un’indagine per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, gestione di casa di prostituzione e falsa regolarizzazione di cittadini extracomunitari, ha riportato la faccenda al mio personale ordine del giorno.

Non abbiamo elementi per sostenere con assoluta certezza che al riparo di quelle vetrine su strada, tra il ferramenta e il panettiere, ci siano prostituzione, sfruttamento e riduzione in schiavitù di molte giovani donne orientali (difficile credere che eventualmente le ragazze siano auto-organizzate), ma l’inchiesta bresciana insinua qualche dubbio in più e invita tutte noi a una mobilitazione finalizzata a una più attenta verifica di quelle attività. Non sarebbe piacevole dover scoprire che in tanti dei nostri caseggiati dividiamo le spese condominiali con macrò, papponi e tenutari di case chiuse o bordelli, contro i quali negli anni Cinquanta la senatrice socialista Lina Merlin ebbe il coraggio e la tenacia di lottare, ostacolata e dileggiata dai suoi stessi compagni di partito, pervenendo nel marzo 1958 a una legge moderna che recepiva la Convenzione per la repressione della tratta degli esseri umani e dello sfruttamento della prostituzione adottata dalle Nazioni Unite, istituiva il reato nel nostro Paese e lo puniva con severità.

La legge Merlin è in vigore per tutti, anche per le ragazze cinesi e thai o di qualunque altra nazionalità, ignare del fatto di avere diritti e incapaci di difendersi dai loro sfruttatori. Vi chiedo perciò, care amiche, di mobilitare tutta la nostra attenzione e di intraprendere tutte le inziative necessarie a fare chiarezza su queste attività commerciali, capillarmente diffuse sul nostro territorio, sui “servizi” effettivamente offerti, e sulla facilità di ottenimento di queste licenze.

*va dato atto al sindaco Giuliano Pisapia di aver perseguito con ferrea determinazione e da subito l’impegno a femminilizzare le istituzioni, tanto che ormai nella nostra città le posizioni di vertice affidati alle donne, in Comune e nelle aziende partecipate, sono ben 6 su 10. E  salvo eccezioni che non conosco, si tratta sempre di donne indicate per la loro competenza e non in forza di parentele, vedovanze o come segnaposto di uomini. Anche questo è il modello Milano, che urge esportare e riprodurre contro ogni inerzia machista o familistica che continua ad appesantire la politica, liste elettorali comprese.

AMARE GLI ALTRI, Corpo-anima, Donne e Uomini, esperienze, Politica Luglio 18, 2011

Cara Assessora Daniela Benelli

Sapete che ogni tanto scrivo ai miei assessori. Ora leggo sul Corriere che i mercati comunali coperti di Milano non saranno più ceduti ai privati, come stabilito dalla giunta Moratti, ma resteranno del Comune. Ottima cosa.

Cara Assessora Benelli,

(al Decentramento) quei luoghi sono sempre stati mercati in senso proprio, cioè non solo luoghi di scambio di merci ma anche di scambio umano e di relazione. Sono luoghi storici, che vivono da sempre, dove noi bambini siamo andati a fare la spesa con la mamma e poi ci siamo andati con i nostri bambini, dove i negozianti hanno sempre contribuito a tenere vivo il tessuto sociale, e che abbiamo visto malinconicamente svuotarsi e perdere pezzi soccombendo alla concorrenza della grande distribuzione, il super dove nessuno ci “tiene via” la frutta o la carne che ci piace perché nessuno ci conosce. Io amo e sprofondo volentieri nell’anonimato metropolitano, ma so anche che privato delle sue radici, affondate in quei nuclei storici che resistono attaccati alla loro memoria, quell’anonimato può diventare solitudine e lontananza.

Una volta nei paesi c’era il cosiddetto “posto pubblico”, luogo che accoglieva e dava informazioni agli stranieri, ma a cui le stesse comunità facevano riferimento quasi istituzionale. Spesso il posto pubblico era anche il bar o lo spaccio del paese -ne ho anche un ricordo olfattivo, di prosciutto e spezie-, il posto telefonico, la locanda. La nostra prima periferia, in gran parte costituita di nuclei inurbati, conserva memoria dei suoi antichi “centri” e dei suoi vecchi posti pubblici. Sarebbe bello, Daniela, che in questi mercati che il comune ha deciso di restituire al loro ruolo non si proponessero solo i preziosissimi panieri calmierati, ma si riservasse uno spazio che somiglia al posto pubblico, un terminale sensibile delle nostre istituzioni cittadine, dai consigli di zona al Comune, luogo di informazione e di relazione a cui fare riferimento per qualunque necessità che riguardi la vita nel quartiere (lavoro, ambiente, problemi abitativi o di sicurezza, ma anche spettacolo, cultura, sport…).. Come se il Consiglio di zona e il Comune aprissero uno sportello amichevole e utile, una piccola zona friendly, anche informale, insomma la Montagna delle nostre istituzioni che va a Maometto, scende in strada, condivide e ascolta. In mezzo al pollivendolo e alla drogheria, il banco di qualcuno che rappresenta le nostre istituzioni, che ha una faccia e un nome, uno con cui si può perfino fare amicizia e da cui si può avere l’aiuto che serve.

Cara Assessora, mi sembra di avere avuto una piccola buona idea -che condivido in verità con l’amico Mauro Mercatanti di Ideificio, con il quale ne ho discusso- e ho voluto dirtela (poi naturalmente in quei mercati spero di trovare anche frutta, verdura e formaggi a km zero).

Grazie per l’ascolto e buon lavoro.

Donne e Uomini, Politica Giugno 10, 2011

FIDUCIA!

27 maggio 2011, l'arcobaleno beneaugurante su Milano

Se la giunta milanese è questa, lo sapremo ufficialmente oggi, siamo a cavallo. Hanno lavorato fino alle 3 di stanotte. E ora il laboratorio Milano può partire davvero.

Maria Grazia Guida vicesindaco con delega all’Istruzione.

Bruno Tabacci al Bilancio.

Stefano Boeri alla Cultura con delega all’Expo, Moda e Design.

In Giunta il cattolico del Pd Marco Granelli.

Al giovane del Pd Pierfrancesco Maran Ambiente e Mobilità.

Al Welfare il capogruppo uscente Pierfrancesco Majorino.

La direttrice del carcere di Bollate, Lucia Castellano si occuperà di Sicurezza.

Tra le new entry Chiara Bisconti, dirigente delle Risorse umane della San Pellegrino, che si occuperà di Benessere. 

Franco D’Alfonso, coordinatore della lista “Milano civica”, alle Attività produttive.

La giovane funzionaria Cgil vicina a Sel Cristina Tajani al Lavoro.

Per Sinistra Ecologia e Libertà anche il Decentramento che va a Daniela Benelli.

L’avvocato Ada Lucia De Cesaris, presidente del collegio dei Garanti del Comune, all’Urbanistica.

Alla Federazione della Sinistra andrà molto probabilmente la presidenza dell’aula di Palazzo Marino (con il decano dei consiglieri, Basilio Rizzo)

Molte donne in giunta, come promesso, e donne capaci (e adesso tutti quelli e tutte quelle che mi hanno detestata per aver rotto l’anima a Pisapia sul 50/50 vengano a Canossa: pardon, nota personale).

L’età media si è decisamente abbassata. La necessaria mediazione con i partiti non è andata a scapito delle competenze. Insomma, c’è motivo di avere molta fiducia. Fiducia, fiducia, fiducia! Stiamo attorno alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi, tutte e tutti pronti a dare loro una mano.

Un vivissimo buon lavoro a tutti, ma permettetemi di abbracciare in particolare Maria Grazia Guida, Stefano Boeri, Lucia Castellano, Chiara Bisconti, e i due Pier! Vi voglio bene!

eccole/i qui!