A Napoli, museo di Capodimonte, vista mostra di Louise Bourgeois, classe 1911, nata francese, trapiantata in America. I suoi ragni, le sue teste di stoffa, le sue “opere appese” installati tra Caravaggio, Botticelli e Goya.
Bourgeois dice una cosa, tra le tante -sa usare magnificamente le parole- parlando del sesso maschile. Mi è venuta in mente pensando al commercialista veronese che ha fatto strage della sua famiglia e di sé, terrorizzato che la moglie lo abbandonasse. Dice più o meno (non sono in grado di essere letterale, scusate): “Ho dovuto occuparmi dei miei uomini, e ho molta tenerezza per il pene. Però mi fa anche paura”. Un sentimento molto femminile (altro che invidia…).
Date fiducia all’arte. Quando un artista vi chiama, rispondete.