Con tutte le chiacchiere che faccio, con tutto il mio parlare e scrivere e anche leggere di questo e di quello, convinta sempre di saperla lunga, caparbia nel difendere il mio punto di vista, sempre lì ad analizzare, scandagliare e puntualizzare, ecco che di nuovo, dopo avere visto la morte di una persona cara, la sua perfetta e serena immobilità, le sue mani ceree intrecciate sul grembo, non so trovare una parola, un pensiero, un concetto degno di questo nome, me ne sto lì incantata di fronte al mistero della cosificazione del vivente, aspetto che qualcosa di me si sciolga per poter dire e lasciare fluire.

Non so perché, ma mi viene solo da dire punto e a capo.

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