Dunque, vediamo di fare due conti –una contabilità orrenda- e senza ipocrisie. I dati sono del Viminale.
Mentre il numero degli omicidi e delle rapine è in diminuzione, il numero degli stupri resta stabile. In Italia nei primi 6 mesi del 2017 sono stati denunciati 2333 stupri (erano 2345 nello stesso periodo del 2016).
Gli stupri denunciati costituiscono più o meno il 7 per cento delle violenze reali, che avvengono soprattutto in ambito domestico e restano sommerse e impunite.
Di questi 2333 stupri più o meno 1500 vanno ascritti a italiani e 900 a stranieri -soprattutto romeni, albanesi e marocchini-. Stesse proporzioni nel 2016.
La società Demoskopica ha reso noto un dossier relativo agli anni 2010-2014, secondo cui «il 39 per cento delle violenze sessuali è stato compiuto da stranieri contro il 61 per cento da connazionali».
Ma il numero di stranieri denunciati o arrestati per stupro va commisurato con le presenze in Italia che – secondo le ultime stime- sono di circa 5 milioni di residenti e quasi un milione di irregolari, mentre i cittadini italiani sono 55 milioni e 550 mila.
Teniamo fermi alcuni punti: lo stupro è sempre un atto violento, un vero omicidio simbolico, da chiunque venga commesso. Se a stuprare è uno straniero, il fatto non è più grave: è lo sguardo maschile -italico- a percepirlo come più grave perché le donne sono intese come proprietà violata dal “nemico” (e del resto lo stupro è un’arma di guerra).
Le lotte delle donne hanno prodotto un mutamento di sensibilità: lo stupro è percepito dalla società come atto violento le cui conseguenze non possono più essere minimizzate, benché il numero dei casi di violenza sulle donne resti impressionante: il 21 per cento delle donne italiane – pari a 4,5 milioni – è stata costretta a compiere atti sessuali e 1 milione e mezzo ha subito uno stupro.
Ci sono realtà sociali e culturali in cui le cose vanno anche molto peggio: buona parte degli stranieri proviene da situazioni in cui prendere una donna contro la sua volontà non costituisce un fatto grave, perché alle donne non è riconosciuta la prerogativa della volontà.
La frase del mediatore culturale (“Lo stupro? Peggio solo all’inizio, una volta si entra il pisello poi la donna diventa calma e si gode come un rapporto sessuale normale”) offre un’efficace sintesi di quel modo di vedere le cose, diffuso peraltro anche tra molti maschi connazionali.
Mettiamola così, nella sua plastica brutalità statistica: la presenza di molti giovani maschi migranti espone le donne del nostro Paese al rischio di un sovrappiù di violenza. Diciamo almeno 900 stupri in più nel giro di 6 mesi, 150 al mese, 5 al giorno. E se si guardano le percentuali si può dedurre che i maschi stranieri stuprano di più dei maschi italiani.
Che fare? La prima cosa è ribellarsi alla denegazione ideologica della questione, sulla pelle delle donne intese anche in questo caso come ammortizzatori delle tensioni sociali e ostaggio dei politicismi. Della faccenda si deve parlare, e non a bassa voce: molti e anche molte invece stanno invitando a tacere.
Questi dati possono essere strumentalizzati? Certo, possono esserlo. Ma minimizzare, tacere e denegare decuplica la violenza sulle donne che l’hanno subita e su tutte, e ci predispone a diminuire la gravità del reato di stupro (come sembra voler suggerire il mediatore culturale), che a stuprare siano stranieri o italiani.
Soprattutto nei quartieri a più alta densità di immigrati la vigilanza va efficacemente aumentata e vanno pensati presidi di sicurezza.
Ma più in generale va ripensato il modo in cui si affronta la violenza sulle donne, perché come evidenziato dai numeri, tutta questa stramobilitazione, queste kermesse, questa trasmissioni tv, questa formazione, questo business che fa mangiare parecchie e anche parecchi non sta producendo alcun risultato.
Su Facebook Annina Ale si è presa la briga di raccogliere la casistica-stupri di agosto: ho fatto una decina di verifiche random, e il suo elenco torna.
1 agosto – Bari: anziana di 75 violentata da un 26enne nigeriano che si era offerto per portarle la spesa a casa;
1 agosto – Milano, violenza sessuale su due bimbe: arrestato muratore egiziano;
1 agosto – Trieste, violenza sessuale su una 12enne. Arrestati tre migranti: un afgano e due pakistani;
3 agosto – Torino: Richiedente asilo nigeriano arrestato per violenza sessuale su una diciassettenne;
2 agosto – Catania, violenza e abusi sessuali durante riti religiosi su minorenni, arrestate 4 persone coinvolte a vario titolo (tutte italiane);
4 agosto – Bari, ragazza di 16 anni violentata e minacciata di morte: due arrestati (entrambi italiani);
5 agosto – Bari, Violenza sessuale su una donna, arrestato trentacinquenne del Ghana, bloccato dai passanti;
6 agosto – Arezzo, tenta di violentare una ragazzina al parco: arrestato un ghanese;
7 agosto – Bologna, violenza sessuale al parco su una bimba. Arrestato un 51enne italiano pluripregiudicato;
7 agosto – Milano, violentata in un palazzo abbandonato: arrestato lo stupratore Marocchino;
9 agosto – Roma, molestie sessuali a una dodicenne, arrestato un giovane marocchino;
10 agosto – Trieste, richiedente asilo pakistano arrestato per violenza sessuale su una giovane donna;
11 agosto – Genova, tossicodipendente italiano violenta figlia 14enne: arrestato;
16 agosto – Ferrara, arrestato italiano per violenza sessuale;
17 agosto – Bologna, violenza sessuale su un disabile minorenne: arrestato 21enne Pakistano;
18 agosto – Savona, ristoratore italiano arrestato per violenza sessuale;
19 agosto – Napoli, insegue e palpeggia 15enne napoletana; arrestato per violenza sessuale richiedente asilo guineano;
20 agosto – Pordenone, arrestato sciamano ecuadoregno per stupro;
22 agosto – Modena, palpeggia più volte una donna sul treno, arrestato per violenza sessuale un tunisino;
24 agosto – Varese, stupro di gruppo su un’educatrice di una comunità di accoglienza; arrestati 4 minorenni (3 italiani e 1 rom);
25 agosto – Bolzano, doppia violenza sessuale, arrestato un minore nigeriano;
26 agosto – Frosinone: Violenza sessuale, convalidati i fermi dei due egiziani;
26 agosto – Brindisi, violenze sessuali per mesi su una 14enne figlia di amici di famiglia: 48enne italiano ai domiciliari;
26 agosto – Rimini, quattro nordafricani stuprano una turista in spiaggia e poco dopo una trans;
30 agosto – Milano, donna ottantunenne stuprata da un africano;
31 agosto – Lecce, 19enne violentata in un villaggio turistico: arrestato un ragazzo italiano;
31 agosto – Bologna, pakistano arrestato per aver schiaffeggiato e tentato di stuprare una donna;
31 agosto – Monza, ragazza violentata da marocchino con l’aiuto di tre connazionali;
31 agosto – Rimini, violenze e tentato stupro su una donna da parte di un marocchino.