Viva il nuovo presidente americano Barack Obama, primo presidente né bianco né nero. “Questa vittoria” ha detto “non è il cambiamento, ma la possibilità del cambiamento”. Anche se un primo vertiginoso cambiamento c’è già stato. Ed è la fine di un grande narrazione, quella sulle razze umane e sulla loro gerarchia. Siamo già fuori di lì, in un territorio inesplorato e illuminato da nuove speranze. Prima di tutte, per me, quella di un nuovo patto tra le donne e gli uomini. Ma prendiamo oggi il bene che in questo giorno ci è dato. Oggi, il gran giorno dei meticci e dei bastardi di tutto il mondo. Come quel ragazzo presidente degli Stati Uniti, a cui affidiamo parte della nostra speranza. Come molti di noi. E anche come me.
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