Silvio Berlusconi dice di non dare importanza all’enorme manifestazione che si è appena conclusa oggi al Palasharp di Milano, organizzata da Libertà & Giustizia. “Non vanno presi sul serio”, ha detto. E’ un errore: un presidente del consiglio deve sempre dare importanza a quello che fanno e dicono i cittadini che lui governa.

Ecco un velocissimo e parzialissimo fior da fiore degli interventi di oggi:

Gustavo Zagrebelsky:  “Nulla per noi, tutto per tutti, lo slogan è questo. Tutto per tutti è lo stato di diritto”

Roberto Saviano (il più applaudito): “Il voto di scambio riguarda metà del paese. Potrebbe essere un divertimento, disegnare un paese diverso. La vera rivoluzione è cercare di parlare all’altra parte del paese. Si deve ritrovare unità, oltre le divergenze. Noi possiamo ridurre aritmeticamente le sofferenze e le ingiustizie”.

Umberto Eco: “Sono venuto qui a difendere il mio onore, e l’onore dell’Italia”.

Susanna Camusso (con sciarpa bianca): “Berlusconi ci ha diviso gli uni dagli altri, c’è bisogno di unità. Ci si deve interrogare sulla sessualità degli uomini di questo paese”.

Maurizio Pollini: “La situazione è ancora incerta, c’è il rischio di un nuovo plebiscito per Berlusconi”.

Salvatore Veca: “Iscrivo questa manifestazione nelle celabrazioni per il 150 esimo dell’unità d’Italia. Il no è solo il primo gesto: ne verranno altri”.

Concita De Gregorio: “Si devono vincere i personalismi di sinistra. Il futuro del nostro paese è nelle mani dei bambini di dieci anni. Ci vorranno 15 anni per risanarlo”.

Moni Ovadia: “Finché non cadrà Berlusconi saremo in mobilitazione permanente”.

Lorella Zanardo: “Giovani blogger sono riuscite a bloccare pubblicità che usavano indegnamente il corpo delle donne. Hanno fermato anche grandi aziende. Notizie come queste devono circolare”.

Qui, in filmato, Umberto Eco, Roberto Saviano, Moni Ovadia, Lorella Zanardo.



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