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ottomarzo

Corpo-anima, Donne e Uomini, economics, lavoro Marzo 6, 2012

Un Ottomarzo di m…a. Eppure…

contrattacco

 

Un Ottomarzo di m…a.

Stamattina comincio con l’apprendere che, sbattendosene completamente di tutto, delle contestazioni, dell’imbarazzo del segreatario generale di Expo Loscertales («Je saisis cette occasion pour vous rassurer quant à l’importance accordée par le Bie à la représentativité de
toute la société civile au sein d’une Expo dont les valeurs essentielles sont l’universalité et l’éducation…») l’Innovation Advisory Board di Expo, ovvero il tavolo dell’ INNOVAZIONE sul tema della NUTRIZIONE (che è come dire donna e donna) resta un tavolo omosessuale composto di soli uomini. A meno di novità dell’ultim’ora: perché devono esserci delle novità, vero sindaco Pisapia? Loscertales ci ha risposto in ue giorni, puoi farlo anche tu? Assessore, che abbiamo mandato lì con una dura lotta: ci siete? Potete farvi sentire?

Mi dice un uomo a me caro, Ad padre di 3 figlie, che quando cerchi di infilare delle donne in un cda, immancabilmente la risposta è: “E che c’entra il sesso?”. Appunto: come mai allora solo il sesso maschile?

Poi leggo degli ultimissimi casi di femminicidio: dopo la strage di Brescia, Piacenza e Verona. Questo 2012 è un massacro. Un’escalation senza precedenti. E non si sta facendo nulla. Il minimo che si dovrebbe fare, visto che quasi sempre il femminicidio è preceduto da stalking, è prendere lo stalker e obbligarlo a una terapia. La denuncia non basta. Quelli sono bambini di 80 o 90 chili che non riescono a gestire l’abbandono. Vanno aiutati a metabolizzare. La denuncia da sola gli fa saltare i relais e li incattivisce ancora di più. Vanno curati, accompagnati. Contro il femminicidio serve prevenzione. E invece nulla, non succede niente. Figurati se ci sono soldi da spendere per evitare che le donne vengano ammazzate.

Poi leggo Maurizio Ferrera che sulla prima del Corriere conferma, come dicevo l’altro giorno, che il governo Monti non sta facendo abbastanza per le donne, non le sta mettendo al centro della riforma del lavoro, non investe su lavoro e servizi, non fa delle donne il perno della crescita e dell’innovazione. E noi 188 idiote che abbiamo firmato la lettera alla ministra Fornero perché intervenga sulle dimissioni in bianco siamo ancora qui ad aspettare. E che cosa c’è da aspettare, Fornero? Sai come farei io? Al prossimo consiglio del Ministri andrei e picchierei il pugno sul tavolo, metterei lì la mia testa e direi: “Di qui non si esce se non risolviamo questa faccenda, se non rimuoviamo da subito questa incredibile ingiustizia”.

Un Ottomarzo di m…a.

Eppure io sono piena di fiducia. Sono colpi di coda feroci di un mondo morente.

Non dobbiamo lasciarci scoraggiare. Non dobbiamo lasciarci intimidire.

Tutto andrà precisamente come deve andare.

Donne e Uomini Marzo 6, 2011

SOORELLE-DI-TAANIA!

Inizia il turbillon per l’Ottomarzo (per noi giornaliste femministe un vero inferno).

Scelgo per il debutto l’incantevole inno

SORELLE DI TANIA

Sorelle di Tania/ di Tania “l’onesta”/ di gran sciarpa bianca/ ci han cinta la testa?
dov’è la memoria?/ ricordo che Roma/ un tempo, non doma/ quel palco scrollò!*
pensiamoci assorte/ il voto è alle porte/ Concita chiamò.
Non basta esser sempre/ sfruttate e derise/ “Madonne, o puttane!”/ ci voglion divise,
“salvare la patria/ spronar la nazione”/la nostra missione/qualcuna dettò
E via! tutte a corte/ ci vogliono escòrtes!/minetti chiamò
se poi a dire “uniamoci”/ c’è pur l'”Avvenire”/ ciascuna lo sa/ che cosa vuol dire:
a patria e famiglia/ aggiungici iddio/ concetto stantio/ si salvi chi può!
Ci picchia il consorte?/ ci vogliono morte?/ evviva il wendò**
Dall’Alpe a Sicilia/ di donne è un richiamo/ però non ci basti/ cacciare via il nano
è un bel passo avanti/ ma tre passi indietro/ (ossequio a San Pietro)/ ci aspettano già
le quote alle insorte/ son rosa e son smorte/ ci servono o no?

Sorella precaria/ studente, migrante/ a casa e al lavoro/ le lotte son tante/

e se l’otto marzo/ non è una mimosa/ a un bel “fiocco rosa”/ diciamo: “anche no!!

“tremate tremate/ che siamo tornate/fermateci un po’

• nota su roma: il 24 novembre 2007 un corteo di 150.000
donne contro la violenza maschile sulle donne percorre
Roma, nella piazza dove si conclude la manifestazione
non era previsto alcun comizio, nessun palco, nessuna
leader che prendesse la parola. Ma all’arrivo le
manifestanti trovano la sorpresa: un palco, montato da
La 7, ospitava, sotto i suoi riflettori, diverse ministre non
invitate: una durissima contestazione della piazza libera
il palco dalle intruse
• ** nota su wendo: autodifesa insegnata dalle donne alle
donne

Chi è Tania????

Le pazze che hanno riformulato l’Inno di Mameli, in polemica contro le “dignitose”, sono le Indecorose e Libere di Milano, donne che rifiutano il modello di welfare familistico, nazionalista, cattolico ed eterosessista. Vogliamo riappropriarci delle nostre voci e dei nostri corpi e anche della strade, della notte e dlle nostre relazioni”. (Consultoria Autogestita, Collettivo Ri-belle, 2511 leventicinqueundici.noblogs.org) ovvero “donne di ogni condizione e ogni età, migranti, pensionate, precarie, studentesse, lesbiche, trans,

Si vedranno in piazza Cordusio a partire dalle 17.30.

Ecco, giusto per capirci. Niente di scontato, in questo Ottomarzo!

Donne e Uomini Marzo 8, 2010

GRAZIE RAGAZZE

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Dedico con tutto il cuore questo Ottomarzo a tutte quelle ragazze e signore che vengono qui da paesi lontani per fare “le donne” al posto nostro, che ci aiutano così tanto, che fanno una così grande compagnia a noi, ai nostri bambini e ai nostri vecchi. Con l’auspicio che non devolvano più grande parte del frutto prezioso del loro lavoro, in euro e in dollari, agli uomini che le comandano e le sfruttano, restandosene comodamente in patria a bere, scopare, e ballare il merengue doviziosamente mantenuti dalle loro donne, compagne o sorelle, che sono qui a faticare.

Ragazze, imparate, e siate libere, senza paura. Non dovete nulla agli uomini, ma solo a voi stesse e al vostro coraggio. E ancora grazie.