Inizia il turbillon per l’Ottomarzo (per noi giornaliste femministe un vero inferno).

Scelgo per il debutto l’incantevole inno

SORELLE DI TANIA

Sorelle di Tania/ di Tania “l’onesta”/ di gran sciarpa bianca/ ci han cinta la testa?
dov’è la memoria?/ ricordo che Roma/ un tempo, non doma/ quel palco scrollò!*
pensiamoci assorte/ il voto è alle porte/ Concita chiamò.
Non basta esser sempre/ sfruttate e derise/ “Madonne, o puttane!”/ ci voglion divise,
“salvare la patria/ spronar la nazione”/la nostra missione/qualcuna dettò
E via! tutte a corte/ ci vogliono escòrtes!/minetti chiamò
se poi a dire “uniamoci”/ c’è pur l'”Avvenire”/ ciascuna lo sa/ che cosa vuol dire:
a patria e famiglia/ aggiungici iddio/ concetto stantio/ si salvi chi può!
Ci picchia il consorte?/ ci vogliono morte?/ evviva il wendò**
Dall’Alpe a Sicilia/ di donne è un richiamo/ però non ci basti/ cacciare via il nano
è un bel passo avanti/ ma tre passi indietro/ (ossequio a San Pietro)/ ci aspettano già
le quote alle insorte/ son rosa e son smorte/ ci servono o no?

Sorella precaria/ studente, migrante/ a casa e al lavoro/ le lotte son tante/

e se l’otto marzo/ non è una mimosa/ a un bel “fiocco rosa”/ diciamo: “anche no!!

“tremate tremate/ che siamo tornate/fermateci un po’

• nota su roma: il 24 novembre 2007 un corteo di 150.000
donne contro la violenza maschile sulle donne percorre
Roma, nella piazza dove si conclude la manifestazione
non era previsto alcun comizio, nessun palco, nessuna
leader che prendesse la parola. Ma all’arrivo le
manifestanti trovano la sorpresa: un palco, montato da
La 7, ospitava, sotto i suoi riflettori, diverse ministre non
invitate: una durissima contestazione della piazza libera
il palco dalle intruse
• ** nota su wendo: autodifesa insegnata dalle donne alle
donne

Chi è Tania????

Le pazze che hanno riformulato l’Inno di Mameli, in polemica contro le “dignitose”, sono le Indecorose e Libere di Milano, donne che rifiutano il modello di welfare familistico, nazionalista, cattolico ed eterosessista. Vogliamo riappropriarci delle nostre voci e dei nostri corpi e anche della strade, della notte e dlle nostre relazioni”. (Consultoria Autogestita, Collettivo Ri-belle, 2511 leventicinqueundici.noblogs.org) ovvero “donne di ogni condizione e ogni età, migranti, pensionate, precarie, studentesse, lesbiche, trans,

Si vedranno in piazza Cordusio a partire dalle 17.30.

Ecco, giusto per capirci. Niente di scontato, in questo Ottomarzo!

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