Browsing Tag

luca cordero di montezemolo

Donne e Uomini, Politica Aprile 20, 2012

50/50 + 75 = Politica Nuova

Quanto al 50/50, giusto per darci tutte quante una bella botta di realismo:

oggi è uscita la notizia della nascita del comitato promotore di Italia Futura Lombardia. Ed eccolI qui: il portavoce è Alberto Fontana, coadiuvato da Nicolò Bastianini. Gli altri componenti: Marco Colombo, Roberto Maria Dall’Olmo, Luca Corvi, Luca De Vecchi, Roberto De Vito, Gianmarco Gabrieli, Armando Montini, Romano Perissinotto e Sergio Scalpelli.

Se non ora quando, le mobilitazioni delle donne, la Lettera ai Partiti… proprio non fanno un plissé. Non c’è una donna nemmeno per sbaglio.

Per chi non lo sapesse -per comodità traggo da Wiki-, “Italia Futura è un’associazione  fondata nel luglio 2009 da Luca Cordero di Montezemolo e costituita da imprenditori e personaggi del mondo dell’imprenditoria, della cultura e della societá, che si prefigge lo scopo di sviluppare iniziative che portino ad un miglioramento della situazione politica italianae del benessere del cittadino. L’associazione si definisce come un think tank, quindi un pensatoio e laboratorio di idee che non esclude la possibilità di trasformarsi in un eventuale partito politico”.  Partito che, qui finisce Wiki e riattacco io, si configura come una possibilità sempre più concreta, vista la situazione dei partiti italiani.

Mi chiedo pertanto come sia possibile che dal think tank sezione Lombardia -dove c’è una vitalissima società femminile, con tanto di giunta 50/50 a Milano, e una Regione che invece è messa come ben sappiamo- il pensiero delle donne non sia ritenuto interessante e utile.

E passo al 75 per cento. Perché oltre al 50/50, ai partiti andrebbe richiesto che si presentassero alle prox elezioni, regionali e politiche, con liste composte almeno al 75 per cento di nomi nuovi, adeguatamente curriculati, e senza problemi con la giustizia.

50/50 + 75 è una delle possibili formule per il rinnovamento.

Vista da fuori dei partiti sembra una cosa semplice-semplice. Da dentro, certo, è tutt’altro film.

Donne e Uomini, economics, Politica, WOMENOMICS Novembre 26, 2010

FASE RICOSTITUENTE


Non è chiaro se Luca Cordero di Montezemolo assumerà responsabilità politiche dirette oppure no. Si dovrà attendere che cada il governo. Non si sa quanto Milano avrà a che vedere con una sua eventuale discesa in campo. Ma una cosa l’ha detta forte e chiara: oggi non ci si può più sottrarre a una responsabilità politica. E questa cosa, io credo, vale per tutti, ciascuno nel suo proprio contesto.

La fine del quasi-ventennio berlusconiano si presenta come un grandioso disordine, spaventoso ma anche entusiasmante. E dà occasione a tutti di partecipare all’inevitabile rinnovamento. Comprese le donne, io dico, anzi, soprattutto le donne, che devono liberarsi da ogni timidezza e da ogni forma di automoderazione per entrare nella partita e contribuire ai processi di decisione. Un inevitabile rebound, dopo una fase horribilis, in cui politicamente abbiamo contato meno che nella fase costituente. Ci sono tutte le condizioni per essere protagoniste per la fase “ricostituente”, womenomics compresa.

Oggi il più grave tra i peccati, e questo per vale per uomini e donne, è l’ignavia.

P.S. Silvio ha tentato il battutone anche con Susanna Camusso. Le ha detto “Più cattiva di Rosy Bindi non riuscirà a essere”. Di nuovo i suoi fantasmi di castrazione, di fronte a una donna che va avanti sulle sue gambe, senza bisogno di scopriròe. Stia bene attento: per come conosco Susanna, quella lo fa blu.

i costituenti

Politica Giugno 12, 2010

SALIRE SUL RING

luca-montezemolo

Ditemi che cosa ve ne pare:

Non è una vera discesa in campo, ma le somiglia molto. Davanti alla platea dei giovani imprenditori, riuniti a Santa Margherita Ligure per il consueto appuntamento annuale, Luca Cordero di Montezemolo, sferra un attacco alla politica e avverte: “é giunto il tempo di salire sul ring“. “Non ci si può sempre lamentare – dice durante il faccia a faccia con l’ambasciatore Usa, David Thorne – bisogna dare anche un contributo perché le cose cambino veramente. Parlare dalla tribuna senza andare in campo è sempre facile”.

Poi va giù con tono deciso e riscuote l’applauso convinto dei Giovani Imprenditori di Confindustria: “Se non si riesce a tagliare quattro province o consigli di amministrazione pletorici, uniche discariche che funzionano per occupare politici trombati non si va da nessuna parte. Sento spesso i politici che chiedono di mettersi nei loro panni, ma io dico a loro di mettersi nei panni dei cittadini“.

Quello che non va sono i costi: “Oggi la più grande azienda del Paese in termini di occupati – spiega Montezemolo – è la politica, che ha un costo 200 rispetto ad esempio ai 77 della Francia. C’é una serie di situazioni che andrebbero tagliate per investire nel futuro. Ognuno tira più o meno a farsi gli affari propri. E’ un Paese fai da te, la politica sta perdendo credibilità agli occhi degli italiani. Leggiamo ogni giorno sui giornali cose che non hanno niente a che vedere con la competitività. Non possiamo parlare solo di quanto guadagnano i calciatori o i conduttori Rai, o di cose come la legge sulle intercettazioni che non è certo ben fatta“. (ANSA)