berlusconi_ferito-253x300ansa_17446090_37560STATUETTA DUOMO

Sono contenta di aver tenacemente militato, in questo blog, contro l’antiberlusconismo ossessivo. Sono contenta di non aver in alcun modo contribuito alla campagna d’odio, e di aver fatto il possibile per arginarla. Massimo Tartaglia sarà psichicamente labile, ma tra malattia e sanità mentale il confine non è meno labile. Chi è psichicamente sofferente può diventare il terminale sensibile dell’aria che tira, esserne a sua volta violentato, e dare corpo ai fantasmi con i suoi acting out.

La violenza è sempre un grande disordine che manda all’aria il corso delle cose. E il corso delle cose è quella farfalla che battendo le ali da qualche parte del mondo provoca un uragano dall’altra parte del pianeta. Un piccolo gesto con grandi risultati. Viceversa, un gesto clamoroso e innaturale, come può essere un gesto violento, può produrre solo il “piccolo” dell’angustia e della meschinità.

Si dovrà tenere duro, adesso. E per rifare un po’ di ordine, all’alba vado in cerca delle parole del Mahatma Gandhi, il quale ci avverte del fatto che la non violenza non è per niente scontata, ma è una scelta di fede che va costantemente rinnovata. Per la precisione, Gandhi dice questo:

“Essendo la non violenza la più potente forza del mondo e anche la più sfuggente nel suo
meccanismo, richiederà il massimo esercizio di fede. Proprio come crediamo in Dio per
fede, così dovremmo credere per fede anche nella nonviolenza”.

E ancora: “Per praticare la non violenza, bisogna essere intrepidi e avere un coraggio a tutta prova“.

Ecco, bisogna che siamo particolarmente coraggiosi, di qui ai prossimi giorni.

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