Questa volta inviterei le donne, se lo vogliono, a parlare liberamente di politica come lo sanno fare loro (noi), nel modo a loro più congeniale, con le parole che sentono più loro, senza dover fare fuori il buon senso.  E inviterei gli uomini ad ascoltare. Una donna che parla, restando fedele a se stessa, e un uomo in ascolto: è una postura molto istruttiva.

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