Paola Carinelli, stravotata da Movimento 5 Stelle in Lombardia

Non credo nella santità di Grillo e dei 5 Stelle (nemmeno la pretendo, peraltro), ma non credo nemmeno nel “pericolo 5 Stelle”. Molti punti del programma, specie sui temi ambientali, mi soddisfano pienamente. D’altro canto mi piacerebbe vedere meglio oliati i meccanismi di democrazia interna.

Non approvo perciò l’imbarazzo di molte/i che non sanno come maneggiare la notizia che su 31 capilista eletti con Parlamentarie, 17 sono donne (il 55 per cento). Per me è un’ottima notizia, che merita il massimo rilievo. Per la prima volta nella storia di questo Paese, un movimento politico si presenta all’elettorato con teste di lista più femminili che maschili (poi vedremo il resto delle liste, ma mi pare un’ottima premessa).

Il che significa almeno due cose:

1. non è vero che il Movimento 5 Stelle è misogino

2. quando a scegliere sono i cittadini e non i maschi che dirigono i partiti, le donne passano e alla grande e non servono quote o altre azioni antidiscriminatorie, perché cittadine e cittadini credono nella loro competenza, nell’onestà e nella concretezza, e l’innovazione non può prescindere dalla femmilizzazione .

Dico anche una terza cosa: non ho mai pensato che con il Movimento 5 Stelle non sia possibile ragionare. Non capisco perché dovrebbe andare così, e in base a quale principio funzionerebbe questo ostracismo preventivo. Apprezzo molto quei politici, come Laura Puppato (che lo dice qui), Pippo Civati e Rosario Crocetta, che non aderiscono a questa posizione chiusurista.

Nel suo libro “La rivendicazione della politica” (Fuorionda) Civati parla della necessità di comprendere quella “iperdemocrazia” opponendosi a etichettature frettolose e difensive (“i fascisti del web”) e adottando una logica inclusiva.

Non so se i 5 Stelle hanno tutta questa voglia di farsi includere. So che mi piacerebbe vedere in opera una collaborazione programmatica, che è possibile su molti punti. E so che quelle 17 donne su 31 sono un fatto certo, che saluto con grande interesse.

Sperando che i partiti seguano l’esempio.

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