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Marina Terragni

NON A MIO NOME

Novembre 11, 2008 | Da: Marina Terragni | Tags: berlusconi, Cossiga, non violenza, obama

Un po’ troppa violenza, ieri, da queste parti, nell’animato dibattito su Carla Bruni-Francesco Cossiga. Chi si porta dentro il cattivo sentimento fa male a se stesso e agli altri. Togliere di mezzo il mostro, a partire da sé, senza indugio.

Ecco un bellissimo esempio di comunicazione non violenta: se non sei d’accordo, dillo gentilmente, e spostati. Se uno parla a tuo nome e dice cose che non ti piacciono, dillo. E’ quello che ho cercato di fare ieri, due post qui sotto.

Tanti, ad esempio, non hanno preso affatto come una battuta le imbarazzanti esternazioni del presidente Berlusconi, e molto gentilmente lo dicono. “I am italian, and Silvio Berlusconi is not speaking in my name”. E’ un’onda sul web.

Vedi http://notspeakinginmyname.com. Idea riproducibile ad libitum.

11 commenti per "NON A MIO NOME"

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Ospite

pietropaolo

15 anni 5 mesi fa

Grande Mc Cain! “Non ho avuto abbastanza personalita. Certo, il fallimento e’ stato pesante per se’ e per la famiglia; ma non covo risentimento. Essere in lizza e’ stato un onore incredibile, non lo dimentichero’ mai, ho vissuto un mucchio di esperienze meravigliose. Rendo onore al presidente eletto Obama. L’ultima cosa della quale gli americani hanno bisogno e’ un perdente con il broncio”. Dateci uno di destra così e avremo anche una sinistra diversa. Ma il grande passo lo deve fare la destra (non sto scrivendo che lsiinistra così come è vada bene, anzissimo). Ma la destra italiana è, oggettivamente,… Leggi tutto »

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Lorenzo

15 anni 5 mesi fa

Caro Amico,
guarda che sono d’accordo con te.. sarà la mentalità in grigioverde, ma qualche lucchetto ogni tanto ci vuole ( e, non è censura : anzi, ci si guadagna in spontaneità buttandosi a viso aperto ! )

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giuseppe mariani

15 anni 5 mesi fa

Se posso esprimere il mio parere, per quel che vale, “Un Amico” ha ragione, soprattutto dopo quel che si è scatenato sul precedente tema. Discussioni così , con tanti intervenuti nuovi e incontrollati, si avvitano su sé stesse e non sono arginabili. Sono completamente d’accordo, e lo voglio dire, con Madamefall: anche a me pare che il vero, grave, difetto degli uomini, oggi, sia il non voler essere padri. Ed è un difetto capitale, per tutta la società. Quanto ai “saggi”, ormai,conosco un po’ questo sito per non sapere che l’osservazione è rivolta in gran parte a me. Ormai è… Leggi tutto »

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marinaterragni

15 anni 5 mesi fa

Gentile Amico, al momento lascio le cose andare così, poi vedremo che fare. E’ vero che in rete circola parecchia violenza, me ne sono resa conto con sorpresa, ma al momento preferisco farci i conti. Anche la violenza, le frustrazioni, la rabbia esistono. A cacciare i molesti si fa sempre in tempo. Oggi mi creerebbe qualche disagio. Preferisco vederla e misurarmici.Grazie comunque per gli affettuosi consigli.

Ne approfitto per ricordare a tutti la brevità e un linguaggio piano: un’altra tendenza è quella al saggio, con sfoggio di vocabolario. Qui è solo fastidiosa.

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madamefall

15 anni 5 mesi fa

Di nuovo a tema con “maschio, bianco, vecchio”… ragionando per associazione, mi infuria pensare a qs tipologia dominante perchè
se maschio vecchio fosse almeno Padre…invece no, è prevaricante, un maschio che non vuole essere per nulla padre, altrimenti non continuerebbe a trattarci bambine (e lo cantavano già paolaechiara nel ’96 ostrega)

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Un amico

15 anni 5 mesi fa

Partecipo, più o meno come tutti, a più blog. Spezzano la giornata lavorativa, come uno snack, ma senza fare ingrassare. Se sei un dipendente privato togli un po’ di tempo all’imprenditore che ti paga (ma poi sei più motivato…), se sei un dipendenmte pubblico fai incazzare Brunetta (ed è una bella cosa, a mio parere…), se sei un libero professionista… cavoli tuoi e della tua famiglia (è il mio caso). A volte il topic ti appassiona particolarmente e “perdi” un po’ di tempo in più (ma, ragionandoci bene, appunto, lo investi…). Quando il blog, per diversi motivi (fatto bene, gestito… Leggi tutto »

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Giuly

15 anni 5 mesi fa

Vorrei una politica (nel senso più ampio del termine) che si occupi dell’interesse pubblico – abbandonando il primato dell’economia – e che sia in grado di interprestare le diversità pur garantendo il progetto dell’uguaglianza.
Come posso comunicare che le idee del “maschio, bianco, vecchio” non mi rappresentano più? E la mia non è una avversione pregiudiziale; di evidenza empirica ne abbiamo raccolta a sufficienza. Il fallimento di questo “sapere” è sotto gli occhi di tutti.

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madamefall

15 anni 5 mesi fa

Io non voglio più qualunquismo e acida rassegnazione. Voglio desiderio di dissentire anche dal basso, nel piccolo, continuamente,e poterlo dire, e unirmi a chi lo dice con me e continuare a ragionare, parlare, inventare strade per cambiare almeno il modo con cui stare al mondo, anche resistendo se non si potesse fare altro. Ma resistere lucidamente, consapevolemente, non per sopravvivere.

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marinaterragni

15 anni 5 mesi fa

Così, e poi come? Fai uno sforzo. Anzi, mettiti in ascolto di te stessa, quietamente. E di’ quello che desideri. Vale anche per gli altri.

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madamefall

15 anni 5 mesi fa

Grazie, diffondo l’onda

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Giuly

15 anni 5 mesi fa

Si ricorda Signora Terragni quando ci chiedeva nel post “we care” “come vi immaginate il vostro nuovo mondo”? Ecco, esattamente così (e non solo….)

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