So che potrebbe scatenarsi l’inferno, ma riposto qui il commento di un lettore. E vi domando: noi donne siamo così?

 

Io odio le donne di oggi perché non sanno essere madri, perché si vezzeggiano in questo patetico sogno di femminismo alterato dimenticando che in un rapporto siamo in due a dover impegnarsi.
Le donne scelgono é vero, lo sto facendo anche io. Sto rifiutando tante donne perché le odio si, perché ti chiedono se hai i soldi o no, perché ti guardano in mezzo alle gambe subito, perché non amano ciò che non luccica, perché é scontato che debbano essere servite e riverite, perché non sanno essere madri, perché sono delle innate insoddisfatte insicure paranoiche, perché sono delle grandi ciniche opportuniste, perché una volta che hanno trovato un bel divano coi quattrini ci si siedono sopra e rovinano quel poveraccio che per disperazione ci casca come un allocco, perché non pensano mai al partner, perché non amano veramente il partner, perché odiano quello che piace all’uomo invece di sforzarsi di capirlo e non criticarlo, perché senza trucco e vestiti costosi non valgono nulla, perché pensano di fare le furbe allocanndo le persone ma con me non funziona.
Ecco perché odio le donne, tutto qua. Io sono diverso, ho sempre portato rispetto a tutte le mie partner senza tradirle e senza essere geloso o appiccicoso, ma una donna non mi può giudicare un perdente perché non ho i soldi o perché le sue amiche vivono meglio o perché non ha una casa abbastanza grande….LORO CHE FANNO ? PORTA I SOLDI A CASA E POI VEDIAMO….
Le donne sono ciniche accalappiatrici di vantaggi, sono delle estese insoddisfatte eternamente attratte dal sogno e non vivono mai una VITA REALE. Io amerò nuovamente quando troverò una donna acqua e sapone che sia dolce e sensibile ma soprattutto che mi rispetti che non mi svuoti il conto in banca, che sappia essere madre, che sappia rendermi felice nelle piccole cose in gioia e povertà per quanto riguarda me io la renderò felice, vivrò per lei e per i miei figli ma mai accetterò che lei mi manchi di rispetto o prenda in giro con cattiveria la mia povertà”.

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