pubblicato su Io Donna-Corriere della Sera il 15 novembre 2008

Non penso a Obama come al primo presidente nero. Obama è il primo presidente né bianco né nero. E’ il simbolo della fine delle razze. Che sia per metà nero conta, credo, soprattutto negli Stati Uniti, dove la questione è tutt’altro che archiviata: e che Dio lo assista contro ogni fanatismo. Ma in una prospettiva globale Barack rappresenta un passo avanti nell’evoluzione umana. E non solo per il suo meticciato, che è certamente il destino genetico della nostra specie, ma per la qualità del suo carisma.
Quello che gran parte della gente vede in Obama è il suo spirito. Un’energia luminosa che rende trasparente la sua pelle e irrilevante il suo colore. E’ la stessa cosa che, aguzzando lo sguardo, riconosciamo come verità in tutte le relazioni umane autentiche: un venir meno dell’involucro, del sembiante, del ruolo, dell’apparenza, che permette all’energia di passare. Non è semplicemente che Barack non è bianco, o che è un po’ nero. Magari stiamo prendendo tutti una solenne cantonata, ma in lui vediamo un plus di spirito, un passo avanti evolutivo in direzione dello spirito. Ed è precisamente questo, il compito dell’uomo: muoversi in direzione dello spirito, all’avanguardia del moto dell’universo.
Non siamo che energia, lo spiega anche la fisica. E lo spirito, o chiamatelo come volete, è la forma di energia più pura. Non siamo che note luminose, con il compito evolutivo di liberare la nostra risonanza. Il mondo non si divide tra bianchi e neri, ma tra chi agisce in conformità a questo movimento universale, vi prende parte, lo asseconda e lo promuove, realizzando il Logos –che poi significa relazione, e quindi pace, e quindi amore- e chi vi si oppone. Si tratta di convincerli uno a uno, con pazienza, questi che si oppongono, a cedere al bene.
Non so se Obama sarà davvero un passo avanti verso il bene. So che è quello che gli domandiamo in tanti: si rivelerà all’altezza? E quanto tempo ci metterà, questa commovente onda americana, a raggiungerci? La solita traversata di 4-5 anni? (anche se lo tsunami di Wall Street è arrivato subito…). Speriamo meno. Oggi c’è il web, va tutto così veloce. Lo Spirito Santo, poi, è una vera scheggia.

P.S. E poi, ultim’ora, il fatto che mentre qui ci stiamo scannando per il neopresidente della Commissione di vigilanza Rai, che sarebbe di sinistra ma piace alla destra, o che è di destra e milita nelle file della sinistra, o che semplicemente è uno che, adesso che è finalmente riuscito a sedersi su una poltrona, col cavolo che la molla; ecco, il fatto che mentre da noi capitano cose così, il presidente Barack Obama chiami la sua ex antagonista Hillary Clinton a ricoprire la carica di segretario di stato, mantenendo la promessa di “portare nel governo i suoi oppositori”, è proprio un’ottima notizia. A conferma di cui sopra.

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