Stamattina a Brescia, in via Cremona, un uomo ha gettato dalla finestra i suoi due figli di 4 anni e 14 mesi, e poi si è ucciso lanciandosi a sua volta nel vuoto.

I due bambini sono morti dopo l’arrivo all’ospedale Civile. I piccoli – un maschio e una bimba più piccola – erano arrivati in condizioni disperate al pronto soccorso.

Secondo le prime indiscrezioni l’uomo aveva problemi finanziari. Stamattina un litigio con la moglie, a cui ha fatto seguito la tragedia.

E’ un momento durissimo per molti uomini. Piegati dalla crisi economica, come le donne -talora più delle donne, nel caso in cui siano gli unici produttori di reddito in famiglia-. O più frequentemente incapaci di reggere l’abbandono da parte della compagna. E’ la questione maschile.

Si deve fare qualcosa per loro. Si deve disseminare il territorio di punti di ascolto e di aiuto: l’idea di camper mobili contro la violenza sessista potrebbe valere anche per gli uomini in difficoltà. Se le donne sanno attivare la rete di solidarietà amicale a protezione delle loro simili in difficoltà, più capaci di dialogare tra loro, di condividere e supportarsi, spesso invece gli uomini sono molto soli di fronte ai problemi, meno capaci di chiedere aiuto e di mostrarsi in difficoltà, meno propensi alla confidenza e all’auto-aiuto.

Sono pronta ad attivarmi personalmente per dare una mano agli uomini, per ridurre il danno della violenza e dell’autoviolenza che in molti casi costituisce la risposta maschile alla solitudine e alla disperazione.

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